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sabato 11 ottobre 2025

Enzo Bianchi - Il tempo giusto per far tacere il rumore

Enzo Bianchi
Il tempo giusto per far tacere il rumore

C’è un silenzio cattivo che porta all’isolamento e al vuoto, e uno buono, che conduce alla pienezza dell’ascolto della voce, delicata e soave, di Dio

Famiglia Cristiana - 5 Ottobre 2025
Rubrica: Cristiano, chi sei?


Conosci tu il silenzio? Il silenzio concreto e autentico, quello che non è solo assenza di rumori ma spegnimento per quanto è possibile di ogni voce, di ogni suggestione che sale dal cuore, di ogni pensiero? Perché tu lo sai: c’è nella vita di ciascuno di noi un silenzio negativo, quando non abbiamo nessuno al quale parlare e non abbiamo nessuno che si rivolge a noi. C’è anche il silenzio dell’isolamento che scaturisce dall’acedia fino a portarci al mutismo. Questi silenzi che sono accompagnati da angoscia e a volte da depressione non sono desiderabili; ad essi occorre opporre resistenza ricorrendo sempre alla dolcezza della comunità attraverso l’incontro, il dialogo, lo scambio delle nostre più nobili e sapienti parole.

Ma c’è un silenzio che va ricercato, che va deciso e fissato nel tempo, possibilmente all’interno della giornata, nel quale solitari taciamo per dare il primato all’ascolto. Sì, ascoltare il Signore che presente in noi attraverso il suo Spirito ispira, suggerisce, il desiderio di Dio, e ascoltare per chi non percepisce il tu del Dio che gli parla, la sua propria coscienza che ha una voce, che parla con voce debole ma che ben ascoltata e confrontata risulta convincente, autorevole. Nella preghiera ci deve essere questo tempo di silenzio che significa mettersi davanti al Signore in una terribile nudità: non si ha nulla da dire, solo da ascoltare: “Parla, Signore, che il tuo servo ascolta!”.
(fonte: blog dell'autore)