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mercoledì 8 ottobre 2025

La Speranza a muso duro


La Speranza a muso duro

La situazione mondiale, locale, politica, sociale, religiosa… è disperata. Ma per Gesù non era meglio. E allora?


Trump in America, Putin in Russia, in Europa… lasciamo stare. Salvini e la Meloni in Italia, il vescovo Tale in diocesi, don Talatro in parrocchia, Neutro Roberts in Vaticano… E la Speranza, dove è finita? Dove la mettiamo? Dove andiamo a cercarla? È il Giubileo della Speranza! Chi se ne ricorda? Chi ci crede? Anzi: chi ci ha mai creduto?

Viene proprio da spararsi: diciamo solo «da disperarsi».

Ma pensiamo a Gesù. A Roma c’era l’imperatore, in Giudea Pilato, in Galilea Erode, a Gerusalemme i sacerdoti e i farisei: non era messo tanto meglio di noi… E poi: i suoi lo rincorrono per metterlo dentro, tra i suoi colleghi più validi c’è un certo Giuda Iscariota, Il suo braccio destro, Pietro… lasciamo perdere. Tra i preferiti Giovanni e Giacomo, quelli dello zot sui Samaritani e quelli delle poltrone in parlamento… E tuttavia non si è disperato.

Non l’ha presa sul personale, non si è offeso o dimostrato deluso. Non ha discusso per raggiungere compromessi, non ha abbassato il livello, né fatto sconti. Non è stato politically correct, né politicamente inclusivo. Ma si è schierato: ha smesso di parlare ai potenti sordi e si è rivolto agli umili disponibili, senza tralasciare nessuna singola persona. Se avesse aspettato il consenso o almeno solo un compagno, chissà dove saremmo…

Ha detto: «Non mi tiro indietro, farò da solo (solo?), pagherò io; se permettete offro io». È andato avanti, a muso duro ma senza arrabbiarsi o prendersela con gli altri, senza mormorare o lamentarsi, senza smettere di incontrare le persone, aiutarle, voler loro bene. Senza rinnegare i suoi amici, senza abbandonarli o disprezzarli.

La Speranza è una virtù, non un dono. Bisogna cercarla, vederla, volerla, lottare per averla! Se non si riesce a ritrovarla, viene in aiuto la Fede. Fede in Gesù Cristo, e basta. E magari in quegli angeli che lui ci mette vicino per consolarci e farci sperimentare il suo amore. E se pure la Fede dovesse perdere colpi, allora chiediamo la Carità e la Fedeltà: «Non ci abbandonare nella prova». Forse ritroveremmo anche la Speranza…
(fonte: Vino Nuovo, articolo di Gabriele Guerzoni 07/10/2025)