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lunedì 13 febbraio 2023

"Supereroi" a Sanremo: positiva la scelta di Mr Rain dell'esibizione del piccolo coro?

"Supereroi" a Sanremo: 
positiva la scelta di Mr Rain dell'esibizione del piccolo coro?


Mr Rain si è classificato terzo a Sanremo 2023 con la sua canzone "Supereroi": l'autore Mattia Balardi, poco conosciuto al grande pubblico, è riuscito a farsi apprezzare nel corso delle cinque serate e a scalare posizioni in classifica, fino a un clamoroso terzo posto. Le sue esibizioni, insieme a un gruppo di bambini, hanno emozionato l'Ariston e il pubblico da casa. "Supereroi" parla di salute mentale, dell'importanza di accettare se stessi e di andare avanti nonostante le difficoltà eppure non si è parlato di questo, ma piuttosto della sua scelta di esibirsi 
per rendere più forte il suo messaggio con un piccolo gruppo di bambini, del coro "Mitici Angioletti" di Maria Francesca Polli, e questo ha innescato alcune polemiche.

Di seguito cerchiamo di fare a nostro modo un po' di chiarezza, naturalmente fornendo degli elementi a chi legge per una corretta valutazione personale, ma a nostro avviso, facendo emergere anche la nostra opinione in merito.

Di seguito il testo, il significato e il video della canzone.


Supereroi 
testo Mr. Rain (Mattia Balardi)

Non puoi combattere una guerra da solo
Il cuore è un’armatura
Ci salva ma si consuma,
A volte chiedere aiuto ci fa paura
Ma basta un solo passo come il primo uomo sulla luna,
Perché da fuori non si vede quante volte hai pianto
Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro
Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro.
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole
Ci sono ferite che non se ne vanno nemmeno col tempo
Più profonde di quello che sembrano
Guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro
Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso, ma ogni volta che ho toccato il fondo
Tu c’eri lo stesso
Oh
Quando siamo distanti
Ogni volta che piangi piange pure il cielo
Oh
Non ho molto da darti ma ti giuro che
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo
Mi basta un attimo e capisco che ogni cicatrice tua è anche mia
Mi basta un attimo per dirti che con te ogni posto è casa mia
Perché siamo invincibili vicini e ovunque andrò sarai con me
Supereroi solo io e te
Due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole

Significato brano

“Supereroi” di Mr. Rain parla della forza dell’amore e dell’importanza del sostegno reciproco. La traccia suggerisce che la vita è una guerra che non si può combattere da soli e che il cuore è come un’armatura che ci protegge ma che si consuma. Il messaggio è che non c’è vergogna nell’ammetterlo e chiedere aiuto, perché spesso la vita è difficile e ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di qualcuno al nostro fianco.

Guarda il video ufficiale

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Ad un certo punto nel testo cantato a Sanremo da Mr Rain (Mattia Balardi)  c'è la frase: «Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro» che fa pensare ad una scritta nel libro di Luciano De Crescenzo nel 1977 e poi  diventata "di culto" nel 1984 all'uscita del film, frase pronunciata da Luigino ‘o poeta (Gerardo Scala) e rivolta al gruppo capitanato dal professor Bellavista interpretato proprio dallo stesso De Crescenzo.

In realtà l'immagine dell'angelo con un'ala sola che ispira alla necessità di solidarietà tra persone affonda le sue radici nella notte dei tempi ed è stata ripresa anche da don Tonino Bello, l'amatissimo vescovo di Molfetta, di cui è in atto il processo di beatificazione, morto prematuramente il 20 aprile 1993, che proprio ispirato da questa immagine scrisse una preghiera dal titolo "Dammi, Signore, un'ala di riserva". La preghiera è inserita nel libro-epistolario "Alla Finestra la speranza" pubblicato nel 1988, musicata quando don Tonino era ancora in vita ed eseguita anche al suo funerale.

Di seguito riportiamo il testo integrale della preghiera.

Angeli con un'ala soltanto
di Don Tonino Bello

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.

Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: 
possono volare solo rimanendo abbracciati.

A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un'ala soltanto, 
l'altra la tieni nascosta... forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me.

Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo.

Insegnami allora a librarmi con Te 
perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla:
 vivere è abbandonarsi come un gabbiano all'ebbrezza del vento; 
vivere è assaporare l'avventura della libertà, vivere è stendere l'ala, l'unica ala 
con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.

Ma non basta saper volare con Te, Signore: 
Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello, e aiutarlo a volare. 
Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi: 
non farmi più passare indifferente davanti al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine 
e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te:
 soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un'ala di riserva.

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pubblicato nella bacheca fb  di don Fortunato il 12/02/2023 alle 09.41



“grazie per avere portato i bambini e aver gridato che chi chiede aiuto è un supereroe”

“Ho scritto a Mr. Rain. Poche parole, senza nessuna pretesa di ricevere una risposta. L’ho ringraziato per aver portato i bambini a Sanremo. Per aver gridato con questo testo che ‘chi chiede aiuto’ è un supereroe, perché chi grida di voler essere aiutato, squarcia gli schemi dell’individualismo e del ‘basto a me stesso’. Gli ho detto che tutta la mia vita l’ho dedicata a chi chiede aiuto cercando di dare aiuto con Meter”. Così don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter, in una nota.
“Tutti, almeno una volta nella vita – prosegue il sacerdote –, abbiamo bisogno dell’altro, soprattutto quando siamo nella sofferenza e nel dolore. La voce dei bambini mi rappresenta la voce di tanti bambini, di quelli che ho conosciuto e di quelli che vorrei incontrare per dirgli: non siete soli. La pioggia mi ha ricordato le lacrime che sono anche un dono, apparentemente, manifestano un male, ma ci ricordano il bene di volare insieme. L’ho benedetto e credo che non respinga questo dire bene di lui”.
Il messaggio è stato inviato a Mr. Rain da parte di don Di Noto, “molto colpito dal testo e dalla melodia della canzone – una magia sinfonica – dichiara – e il gruppo di bambini a Sanremo ha fatto la differenza”. “Se una canzone – prosegue – può aiutare chi è solo, chi soffre, chi è nel dolore, chi ha e trova il coraggio di chiedere aiuto e volare insieme, la canterò e farò cantare”. Infine il riferimento alla “bellissima espressione” “siamo angeli con un’ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati” di Luciano De Crescenzo, nel libro “Così parlò Bellavista”, ripresa in una poesia di mons. Tonino Bello, cantata al termine del suo rito funebre, il 22 aprile 1993.
(fonte: Sir, articolo di Giovanna Pasqualin Traversa 10/02/2023)

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DON FORTUNATO DI NOTO:
"GRAZIE MR.RAIN, LA TUA CANZONE È UN INNO ALLA SPERANZA E ALL'UMANITÀ"

Il sacerdote difensore dei bambini ha scritto al rapper per ringraziarlo del messaggio contenuto nella la sua canzone "Supereroi". "Tutti abbiamo bisogno degli altri, perché come scriveva don Tonino Bello siamo angeli con un'ala sola e solo abbracciati ai nostri fratelli possiamo camminare insieme", ci ha detto nel corso della nostra intervista


Virtuosismi vocali, look eccessivi, canzoni di amori disperati: in mezzo a tutto questo a Sanremo ha colpito molto una canzone, Supereroi del rapper Mr Rain, che ha portato sul palco un coro di bambini. Una canzone in apparenza semplice ma che lancia un messaggio potente e che ha colpito al cuore milioni di persone, tanto da essere tra le più ascoltate e votate. Tra gli estimatori di questa canzone c’è anche don Fortunato di Noto, il sacerdote che da anni sta dalla parte dei bambini, che combatte contro la pedofilia e aiuta le persone che soffrono con la sua associazione Meter. Don Fortunato di Noto ha sentito il desiderio di scrivere al cantante per ringraziarlo. Lo abbiamo raggiunto al telefono per farci spiegare perché crede che questa canzone sia così importante: «Per prima cosa ho apprezzato che abbia portato sul palco dell’Ariston dei bambini. Li ha coinvolti come protagonisti, quando troppe volte sono considerati solo un pubblico da impressionare con comportamenti infantili e sguaiati, mentre i bambini hanno bisogno di adulti seri e responsabili. Inoltre la voce dei bambini rappresenta la voce di tanti bambini, di quelli che ho conosciuto e di quelli che vorrei incontrare per dirgli: non siete soli. Poi mi ha colpito il messaggio: tutti abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri per ritrovare il valore dell’umanità. Soprattutto oggi dove l’estremo individualismo è vissuto quasi come una religione».
La canzone cita anche il passo di una celebre poesia di don Tonino Bello: “Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro.”.
«Io don Tonino bello ho avuto la fortuna di conoscerlo. Quel passaggio della sua poesia, musicata, fu cantata in occasione del suo funerale. Molta bella l’immagine dei due bambini del coro ognuno con una sola ala: solo abbracciati ai nostri fratelli possiamo camminare insieme e ritrovare la speranza. Dopo aver commentato su facebook la canzone ho ricevuto tante testimonianze di persone che sono rimaste colpite come me da Supereroi. Una donna che lotta con il tumore, un’insegnante che l’ha fatta ascoltare i suoi studenti … Anche nei momenti più difficili sentiamo il bisogno di aver qualcuno accanto. Ricordo un episodio molto toccante: io mi reco spesso nei reparti di oncologia pediatrica e mi capitò di incontrare una bambina di 9 anni che era consapevole di dover morire. Mi disse che la catechista le aveva assicurato che Gesù aveva creato un posto speciale per lei. La bambina mi chiese se in quel posto oltre a lei ci sarebbe stato qualcun altro. Io le assicurai che le sarei rimasto vicino. Lei mi lasciò un disegno con un grande cuore e una frase “ti aspetto”. .Io non so se questa canzone vincerà., ma spero rimanga nel tempo, le parole sono importanti, hanno il poter di colmare i vuoti. Per me questa non è solo una canzone da canticchiare, ma da assaporare come un pane fragrante».
(fonte: Famiglia Cristiana, articolo di Fulvia Deg'Innocenti 10/02/2023)

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