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domenica 24 novembre 2019

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 55/2018-2019 (C) di Santino Coppolino


"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo:

Lc 23,35-43



La croce, supplizio crudele e spaventoso destinato agli schiavi, è ora il trono del Re dei re. Nella crocifissione è manifestata la regalità di Gesù che regna dall'alto del patibolo, trono dal quale governa compiendo sul mondo il giudizio del Padre: perdona i suoi crocifissori e spalanca la porta del Regno ai malfattori. Gesù inchiodato in croce è la manifestazione piena della misericordia del Padre: non accusa, non maledice, non condanna ma perdona tutti nella piena e totale consegna di sé. Sul Golgota «facciamo esperienza di cosa è la regalità di Gesù e quale salvezza egli ci dona: l'unico suo potere è quello di amare fino alla fine» (cit.). Il Signore ama noi - suoi nemici - portando su di sé il nostro male e resistendo alle sue suggestioni pur di non restituirlo. Testimone dell'amore infinito del Padre per ogni figlio, «Gesù respinge come tentazioni sataniche le nostre attese di salvezza, basate sulla forza e sulla potenza, che moltiplicherebbero quel male che vogliamo fuggire» (cit.). E' la misericordia la chiave di lettura per comprendere Gesù. Il Signore non ci libera dalla morte ma nella morte, la attraversa in tutta la sua tragicità perché non viviamo più nella paura come schiavi (cfr.Rm 8,15) ma come figli, coscienti di essere perdonati perché amati gratuitamente. Crolla finalmente l'idolo, l'immagine diabolica di un Dio terribile che sta all'origine delle nostre paure. Riconciliamoci allora col Padre e, contemplando il Volto del Figlio crocifisso, accogliamo tutto il suo amore «che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo» (Rm 5,5).