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mercoledì 6 novembre 2019

"Incubi notturni" e "sogni diurni" di Renato Sacco


"Incubi notturni" e 
"sogni diurni"
di don Renato Sacco 
(coordinatore nazionale di Pax Christi)


"Vado a letto con il morale della pace, del disarmo, della riduzione delle spese militari, della riconversione delle fabbriche d'armi, ecc. ecc. ... a pezzi". Così mi scriveva un carissimo amico, ieri sera a mezzanotte, la sera del 4 novembre!

Forse anche lui, come me, aveva letto le dichiarazioni del ministro della Difesa Lorenzo Guerini che vuole aumentare le spese militari, per obbedire alla NATO, e arrivare a spendere 100 milioni di euro al giorno per la Difesa! O forse si riferiva alle parole del vescovo militare Santo Marcianò, durante la celebrazione al cimitero del Verano. Quanta retorica militare! O forse aveva appena visto in TV, per chiudere la giornata, il concerto di solidarietà della banda della marina militare. Quel messaggino pieno di amarezza mi ha fatto ricordare l'omelia in occasione dei funerali di Stato, a Roma, degli italiani uccisi a Nassiriya il 12 novembre 2003. Quanta pericolosa retorica! Lo dico con profondo rispetto per i morti, perché con d. Fabio Corazzina, eravamo tra i pochissimi italiani presenti a Baghdad, quel 18 novembre 2003, ai funerali delle vittime di Nassiriya.

O forse l'amico che mi ha mandato il messaggino si riferiva anche al clima di violenza e razzismo... che abbiamo sentito echeggiare in Senato e in alcuni stadi.

O forse a quanto ha scritto il segretario della Lega a Lecce contro Liliana Segre (https://www.mosaicodipace.it/mosaico/a/46990.html).

O forse si riferiva anche al memorandum con la Libia, l'elenco potrebbe continuare... c'è n'è abbastanza per andare a letto angosciati.

Incubi notturni.

Ma al risveglio si affacciano tanti sogni diurni, illuminati dalla 'passione' di tanti che credono nella pace, e pagano anche di persona. Che chiamano con il nome giusto la guerra, senza mascherarla con un mucchio di parole vuote e retoriche. Senza accettare i diktat degli interessi economici in gioco, col rischio di giustificare e magari anche benedire la guerra, anche se evocata con un altro nome.

Si, sono tante le amiche e gli amici che dicono no a questa follia della guerra e del razzismo... tanti giovani, anche nelle scuole, da Venezia a Messina, a Omegna, Bisceglie, Desio…

Gli incubi notturni passano. Anzi rafforzano ancora di più i sogni diurni, quelli che si avverano, come ci ricordava d. Tonino Bello.
(fonte: Mosaico di Pace 5 novembre 2019)