Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Vangelo: Gv 3,14-21
Avere la Vita Eterna, quella vita piena, bella, felice che ha il sapore di Dio, è il sogno e l'aspirazione di noi uomini, compimento e pienezza della nostra umanità. Questa però non è il risultato dei nostri sforzi, dei nostri meriti (forse ne abbiamo?), dell'osservanza della Legge << fatta di prescrizioni e di decreti >>, del volerci arrampicare per raggiungere il cielo: è il dono gratuito del Padre che, nel suo Figlio Gesù, ci dona gratuitamente di essere realmente figli suoi. << La Vita Eterna è Dio stesso nel suo amore di Padre verso i suoi figli, di cui la Legge è segno e mediazione. Chi si ferma al segno e non giunge al significato, fa di tutte le cose buone un idolo, una trappola mortale >> (cit.). Chi crede nel suo Figlio Gesù, chi cioè aderisce a Lui con tutto se stesso, chi come Lui abbraccia e sposa fino in fondo, fino al dono supremo della vita il progetto d'amore del Padre, è reso partecipe della stessa vita divina, che è lo Spirito Santo, amore vicendevole tra il Padre e il Figlio. E' lo Spirito Santo di Dio la luce che illumina l'oscurità delle nostre tenebre, la Vita Eterna che sconfigge la morte per sempre.