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mercoledì 1 maggio 2024

Papa Francesco a Venezia 28 aprile 2024 - Bellezza e fragilità - Le cinque ore intense del Papa a Venezia (commenti/sintesi e video)

VISITA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
A VENEZIA 

Domenica, 28 aprile 2024




Il Papa a Venezia richiama la vocazione della città a essere segno di fraternità e di cura della casa comune

Bellezza e fragilità



Nell’arte il “rifugio” che libera il mondo ferito da violenza, egoismo e discriminazione

Ammirato dalla «incantevole bellezza» di Venezia, ma al contempo preoccupato «per le tante problematiche che la minacciano» — dai cambiamenti climatici alle «fragilità» delle costruzioni, dei beni culturali e delle persone — Papa Francesco ha richiamato la vocazione della città lagunare a essere segno di fraternità e di cura della Casa comune. Un implicito riferimento alle encicliche sociali Fratelli tutti e Laudato si’ il suo, che è riecheggiato domenica mattina nel suggestivo scenario di piazza San Marco gremita di fedeli — oltre diecimila — durante la messa con cui il Pontefice ha concluso la visita pastorale di cinque ore nel capoluogo del Veneto.

Un viaggio in quattro tappe, iniziato nel carcere femminile della Giudecca, dove rivolgendosi alle detenute ha pronunciato il primo discorso, incentrato sulla funzione redentiva della reclusione che non deve togliere la dignità ma offrire nuove possibilità. Sempre nel penitenziario, nella cappella dedicata alla Maddalena, il vescovo di Roma ha poi incontrato gli artisti partecipanti all’esposizione presso il Padiglione della Santa Sede alla Biennale d’Arte, primo Papa a visitare questa realtà. Nella circostanza ha spiegato che proprio nell’arte è possibile trovare un “rifugio” capace di liberare il mondo ferito da egoismi e discriminazioni.

Lasciata l’isola della Giudecca, Francesco si è poi diretto in motovedetta alla basilica di Santa Maria della Salute per un festoso appuntamento coi giovani del Patriarcato e delle altre diocesi del Triveneto, esortandoli a essere «rivoluzionari della gratuità». Infine la messa in San Marco conclusa con la recita del Regina Caeli, quando ancora una volta ha lanciato appelli per Haiti, la martoriata Ucraina, Palestina e Israele, per i Rohingya e le altre «tante popolazioni che soffrono a causa di guerre e violenze».
(fonte: L'Osservatore Romano 29/04/2024)

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Le cinque ore intense del Papa a Venezia in un video

In meno di due minuti la visita di Francesco nella città lagunare tra canti, alzaremi, spostamenti in motoscafo e l’entusiasmo della gente

Guarda il video

Solo cinque ore, sufficienti tuttavia a scrivere capitoli - piccoli e grandi di storia - per una intera città come Venezia, certamente non ‘digiuna’ di presenze papali. È stata breve (con anche un ampio anticipo dei tempi del programma), ma veramente intensissima la visita di Papa Francesco nella città lagunare di domenica 28 aprile. Quarto Papa a visitarla, primo in assoluto a recarsi nella Biennale d’Arte, Francesco ha snodato il suo percorso tra calli e canali proprio a partire dal padiglione della Santa Sede allestito nel carcere della Giudecca. Con le detenute del penitenziario femminile la prima tappa: nel cortile della loro “ora d’aria”, il Pontefice è atterrato intorno alle 8 per salutare le autorità civili e quelle dell’istituto. Circa un’ora il Papa ha trascorso con le recluse, in un cortile verde, ascoltando frammenti di storie e accogliendo doni, ricambiando con parole di denuncia (sui problemi di sovraffollamento, carenza di risorse, violenze, sofferenze) e al contempo di speranza su un carcere che “può diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità non è messa in isolamento”. Parole di speranza pure ai giovani del Triveneto, circa 1.500, incontrati sul sagrato della Basilica di Santa Maria della Salute, raggiunta in motoscafo in una delle immagini più rappresentative della visita, in mezzo ai canti che risuonavano dal molo, l’alzaremi dei gondolieri e palloncini e stendardi che volavano dalle barche. A ragazzi e ragazze l’invito ad “alzarsi da terra perché siamo fatti per il cielo, alzarsi dalle tristezze per levare lo sguardo in alto, alzarsi per stare in piedi di fronte alla vita, non seduti sul divano”. “Remate con costanza per andare lontani”, l’esortazione del Vescovo di Roma ai giovani, alcuni dei quali lo hanno accompagnato simbolicamente nella passeggiata lungo il ponte galleggiante per raggiungere piazza San Marco per la Messa conclusiva di fronte alla maestosa Basilica. Due giri in papamobile, con strette di mano e benedizioni ai neonati. Nell’omelia Francesco ha parlato delle bellezze di questa città unica al mondo, “splendida ma fragile” e per questo bisognosa di cure e salvaguardia, altrimenti, ha ammonito, “potrebbe perfino cessare di esistere”. Ad autorità e abitanti quindi l’appello perché Venezia, da sempre “luogo di incontro e di scambio culturale”, possa essere “segno di bellezza accessibile a tutti, a partire dagli ultimi”.
(Vatican News 28/04/2024 A cura di Salvatore Cernuzio, video di Andrea Moneta)

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Per approfondire vedi anche i nostri post precedenti e il video integrale della visita a Venezia.
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