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domenica 12 marzo 2023

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 17 - 2022/2023 anno A

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


III Domenica di Quaresima (ANNO A)

Vangelo:


Dopo l'incontro con Nicodemo e Giovanni Battista, figure di coloro che in Israele attendono e credono, Gesù incontra una Samaritana, simbolo di quanti si trovano tagliati fuori dalla salvezza, ma tutti accomunati dalla identica ricerca di un'acqua che possa davvero dissetarli. L'episodio rappresenta un unicum in tutti i Vangeli, dove Gesù sembra che si rivesta dei panni di un moralista, indagatore della vita privata di una povera donna. Il brano non ha intenzione di descrivere una lezione di morale matrimoniale, quanto piuttosto di teologia; Gesù non sta intentando un processo alla vita di una donna inquieta, ma vuole condurre la donna stessa a riconoscere la sua idolatria. Il dialogo avviene tra Gesù, la Parola del Padre, e la comunità dei credenti impersonata dalla donna, non si fa riferimento (come ad una lettura superficiale potrebbe sembrare) alla sua vita privata, ma al suo rapporto con quel Dio che afferma di adorare. Il brano si comprende meglio se viene letto alla luce dell'esperienza d'amore del profeta Osea che, a partire dalla sua sfortunata realtà matrimoniale, per primo utilizzò l'immagine nuziale per indicare la relazione d'amore tra Dio, lo Sposo, e il popolo di Israele, la sposa (cfr.Os 2,2ss). Gesù, lo Sposo, va in cerca della sposa adultera, la comunità idolatra, per ricondurla al Padre offrendo se stesso, fonte di acqua viva, perché anche lei impari ad amare allo stesso modo. L'adulterio della Samaritana, figura della idolatria del popolo, consisteva nell'avere abbandonato il Dio di Israele per adorare altre 5 divinità - i Baal - importate nella regione dagli abitanti di origine pagana (Baal significa sia Signore che marito), per onorare le quali i samaritani avevano eretto 5 templi su altrettante colline della Samaria (cfr. 2Re17,24-41). E' questa la ragione per la quale i samaritani erano odiati dagli ebrei, e ben si comprende la meraviglia della donna alla richiesta di Gesù poiché ogni ebreo avrebbe preferito morire di sete piuttosto che domandare da bere a una samaritana. Gesù invece le si fa prossimo perché ha a cuore il bene della donna e le offre il suo amore, un amore che tutti i suoi idoli non possono offrirle, un amore totalmente gratuito che domanda solo di essere accolto come acqua limpida di sorgente. E alla donna che domanda dove bisogna rendere culto a Dio, Gesù risponde che il Padre non ha bisogno di essere servito, ma che è Lui che si dona agli uomini servendoli. Culto gradito a Dio è quello di un amore simile al suo, un amore così grande che non si lascia condizionare dalla risposta dell'uomo, ma attraverso Gesù - il Vero Sposo - lo riscatta dai suoi fallimenti e gli fa dono del suo stesso Spirito, perché possa finalmente anche lui essere in grado di amare il Padre e i fratelli.