All’Angelus l’appello del Pontefice per la fine degli scontri e per la pace in Terra Santa
La violenza uccide il futuro
«La violenza uccide il futuro, spezzando la vita dei più giovani e indebolendo le speranze di pace» in Terra Santa. Il preoccupato monito di Papa Francesco riecheggia in piazza San Pietro all’Angelus nella prima domenica di Avvento. Il Pontefice denuncia «l’aumento della violenza e degli scontri che da mesi avvengono nello Stato di Palestina e in quello di Israele», riferendosi in particolare ai «due vili attentati» che mercoledì scorso «a Gerusalemme hanno ferito tante persone e ucciso un ragazzo israeliano», e alla morte, nello «stesso giorno, durante gli scontri armati a Nablus», di «un ragazzo palestinese». Esortando a pregare per le giovani vittime «e per le loro famiglie, in particolare per le loro mamme», il vescovo di Roma auspica «che le autorità israeliane e palestinesi abbiano maggiormente a cuore la ricerca del dialogo, costruendo la fiducia reciproca, senza la quale non ci sarà mai una soluzione di pace» nella regione. Senza dimenticare «il martoriato popolo ucraino», il Papa assicura anche vicinanza alla popolazione di Ischia colpita da alluvione, mentre prima della recita della preghiera mariana, commentando il Vangelo, parla dell’importanza del tempo liturgico che conduce al Natale, con un invito a lasciarsi «scuotere dal torpore» e a «riconoscere la presenza di Dio nelle situazioni quotidiane».
(fonte: L'Osservatore Romano 28 novembre 2022)
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