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martedì 18 febbraio 2020

Una bella storia quella di Daniel Zaccaro da bullo a educatore - Per tutti coloro che non si arrendono mai!

Una bella storia quella di Daniel Zaccaro
da bullo a educatore
Per tutti coloro che non si arrendono mai!


È una bella storia di speranza e di riscatto quella di Daniel Zaccaro, viene da Quarto Oggiaro (Milano) 
Da bullo ad educatore, passando per il carcere: è questa la vicenda di questo giovane milanese, nel suo passato ci sono pestaggi, violenze, bullismo: è persino finito in carcere dopo una rapina. Prima al Beccaria, poi a San Vittore, Daniel Zaccaro, 27 anni, aveva ottenuto l’affidamento in prova presso la comunità Kayro’s di don Claudio Burgio. 
Qui la sua vita ha una vera svolta, lentamente matura, studia e si iscrive all'università, impara il valore dell'educazione, del lavoro, dello studio, il rispetto per se stesso e per gli altri.

E due giorni fa, si è laureato all’Università Cattolica, in Scienze della formazione. Il suo sogno: diventare educatore. 

Ad applaudirlo il giorno della laurea c’era anche la pm del Tribunale per i minorenni che l’ha processato e fatto condannare in tutti i procedimenti in cui era imputato. «È una grande vittoria di tutti noi, questa», ha detto il magistrato, che, dando una carezza al ragazzo sulla corona d’alloro ha proseguito: «Daniel racconta agli adolescenti come è riuscito a trovare dentro di sé la forza del cavaliere Jedi. Ma io glielo dico sempre, a costo di sembrare pedante: attento a non farti sedurre dal lato oscuro della forza», ha scherzato il pm.

Presente alla discussione anche Fiorella, docente in pensione che a San Vittore gli ha fatto studiare il suo primo libro di scuola: l’Inferno di Dante. Hanno voluto essere accanto a Daniele lo stesso don Claudio Burgio, cappellano del Beccaria insieme a don Gino Rigoldi, storicamente impegnato nel recupero di giovani difficili.

Daniel ha già cominciato a darsi da fare e a lavorare con un ragazzo difficile, proprio come era lui da giovanissimo, nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro.

«La brutalità è indice di povertà di pensiero – ha raccontato Daniele -; è l’espressione di chi non sa comunicare in altro modo. I violenti hanno profondissimi problemi di linguaggio. Quando non sai chiamare il dolore e la rabbia con il loro nome, ti scateni così, come un animale. Io l’ho capito, e lo voglio spiegare al maggior numero di ragazzi possibile». 

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Il sito della comunità Kayrós così commenta la notizia insieme alle foto con tutti gli amici:


“Essere speciali significa far capire che il tuo punto debole diventa quello di cui vai fiero” (Bebe Vio)

Quanta verità in questa frase, analizzandola bene c’è tutto, forza e debolezza, fierezza ed alterigia, fatica ed orgoglio.

Questo e molto altro c’è nel percorso fatto da Daniel, da piccolo boss di Quartoggiaro a uomo definito e no, non è solo la laurea di oggi a definirlo è la strada percorsa, le difficoltà superate, le certezze raggiunte, l’essersi riscoperto per l’uomo che è e non quello che voleva apparire qualche anno fa.

La forza, la costanza, la coerenza lo hanno distinto in questi anni fino a portarlo al suo traguardo: laurea in scienze dell’educazione che è solo l’inizio dell’ennesimo nuovo percorso della sua vita ma pieno di opportunità per riscoprirsi ogni giorno meglio di quello precedente.

Abbiamo condiviso tanto … tutto !

Lacrime e sorrisi … sconfitte e vittorie … ed oggi … l’orgoglio è anche il nostro !

Grazie dottor Daniel Zaccaro hai regalato anche a noi il tuo successo !

Don Claudio Burgio e Daniel Zaccaro


Daniel e gli amici di Kayrós


Daniel Zaccaro, si racconta in questa breve intervista alle Iene (12/07/2018), dalle rapine, al periodo in carcere fino alla svolta definitiva l'incontro con Don Claudio Burgio.


Daniel Zaccaro ha partecipato anche al sinodo dei Giovani qui ospite di Lucia Ascione a Bel tempo si spera, insieme a Don Claudio Burgio, fondatore Comunità Kairos, per parlare della sfida di annunciare Gesù ai giovani