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sabato 11 gennaio 2014

"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n. 8/2013-2014 (A) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
di Santino Coppolino




BATTESIMO DEL SIGNORE

Vangelo:  Mt 3,13-17







Se il battesimo, come scrive Marco, era in funzione del perdono dei peccati o, come in Matteo, funzionale alla conversione come cambiamento di mentalità/vita, perché mai Gesù va a farsi battezzare? Che bisogno aveva Lui di essere perdonato o di cambiare vita? Il battesimo in se stesso è un simbolo che richiama la morte, morte - nell'immersione - all'uomo vecchio con la sua realtà di peccato, per riemergere dall'acqua a vita nuova. Anche per Gesù il battesimo è un richiamo alla morte ma nel senso di accettazione di questo mistero come fedeltà al progetto d'amore del Padre, portato fino alle estreme conseguenze, fino al dono totale di sé per la salvezza dei fratelli.
Giovanni Battista non comprende, lui che aveva vaticinato l'incombente arrivo dell'ira di Dio, e che "La scure è posta alla radice degli alberi e ogni albero che non porta frutto buono è reciso"(Mt 3,10), fa fatica ad accettare un Messia soggetto anch'egli alla sconfitta, che sarà preda della morte, contrariamente a quanto sostiene la tradizione rabbinica, che cioè il Messia vivrà per sempre. "Ma Gesù gli rispose: << Lascia ora, perché conviene per noi compiere ogni giustizia >>".  E' questa la Giustizia che Gesù è venuto ad incarnare, la sua fedeltà al Padre nella solidarietà con noi suoi fratelli, nonostante le nostre infedeltà, fin negli abissi della morte, "fino alla fine"(Gv 13,1). E' questa fedeltà vissuta nell'Amore che squarcia i cieli, come squarcia il velo del tempio (Mt 27,51), decretando la fine della separazione fra Dio e i suoi figli; fedeltà che fa esclamare al Padre: << Questi è il Figlio mio, l'amato >>, e al centurione - e a noi con lui - : << Veramente costui era Figlio di Dio >>.