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mercoledì 22 gennaio 2014

MOLTE CHIESE CRISTIANE, UN’UNICA CHIESA DI CRISTO di Giovanni Cereti


MOLTE CHIESE CRISTIANE,
UN’UNICA CHIESA DI CRISTO
di
Giovanni Cereti



Il ritorno della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio), richiama l’attenzione dei discepoli di Cristo sull’intollerabilità delle divisioni e sulla necessità di una riconciliazione fra tutti i cristiani in un mondo che si va unificando e fra Chiese che sono finalmente libere dalle ingerenze degli Stati che hanno una grande responsabilità per le separazioni esistenti.
Il tema che viene proposto quest’anno è quello dell’urgenza di un coinvolgimento di tutto il popolo cristiano per il superamento delle attuali divisioni, con riferimento a 1Cor 1, 1-17: Cristo non può essere diviso.
Contrariamente all’opinione corrente, per la quale l’impegno per il ristabilimento della piena comunione fra tutti i cristiani sembra essersi molto raffreddato in tutte le Chiese, gli eventi del 2013 e i documenti pubblicati nel corso dell’anno appena concluso sembrano volerci dimostrare proprio il contrario.

Segni di speranza
Fra gli eventi, non è inutile ricordare quanto sia stata importante l’elezione di papa Francesco, che dal suo primo incontro con il popolo cristiano si è presentato come vescovo di Roma, con un’affermazione piena di implicanze ecumeniche, insieme all’assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC) che si è tenuta a Busan in Corea del Sud all’inizio del mese di novembre, sul tema Dio della vita, guidaci alla giustizia e alla pace.
Quanto ai documenti sarà sufficiente ricordare quello della Commissione teologica del CEC, Fede e Costituzione, dal titolo La Chiesa: verso una visione comune, presentato a Ginevra il 7 marzo 2013. Questo documento, al quale tutte le Chiese sono invitate a rispondere (così come è stato per Battesimo Eucaristia Ministero del 1982), costituisce la terza e definitiva elaborazione.
Insieme ad esso, merita attenzione il documento pubblicato dalla Commissione cattolico-luterana sull’unità e la commemorazione comune della Riforma nel 2017, con il titolo: Dal conflitto alla comunione, che contiene le linee guida per una preparazione delle Chiese a celebrare il quinto centenario dell’inizio della Riforma, data nella quale avremmo desiderato poter celebrare una piena riconciliazione ma nella quale potremo almeno sentire quanto le siamo ormai vicini.
E anche il nuovo anno promette avvenimenti di non minore importanza, come l’incontro di papa Francesco con Bartolomeo I a Gerusalemme per la fine di maggio.
Tutti questi eventi ci interessano, perché mai come oggi i cristiani sentono che per la comune fede in Cristo e per il comune battesimo formiamo veramente insieme un’unica famiglia di Dio, un unico Popolo di Dio, un’unica Chiesa.
Per i cattolici, una tale convinzione non si fonda sulle acquisizioni del movimento ecumenico, ma proprio sui documenti del concilio Vaticano II. ...