Omelia di don Angelo Casati
nella Solennità del Battesimo del Signore
Anno A - 12 gennaio 2014
Is 42, 1-4.6-7
Sal 28
At 10, 34-38
Mt 3, 13-17
Lo svelamento di Dio -e qui, nel Battesimo di Gesù, siamo a un'ulteriore svelamento, a un'ulteriore epifania- lo svelamento di Dio è sempre sorprendente, sconcertante. Il modo più semplice, più facile, ma anche il più rozzo di togliere la sorpresa, lo sconcerto, è quello di banalizzare l'episodio del Battesimo. Crea sorpresa, sconcerto il vedere Gesù immerso con i peccatori a farsi battezzare? Commentiamo dicendo che insomma lui faceva finta, era una finta per dare a noi un esempio. Vedete come si può banalizzare tutto: un metodo ampiamente usato in passato.
Invece il Vangelo -particolarmente quello di Matteo- registra lo sconcerto, la sorpresa, tant'è che Giovanni il Battista voleva impedire questo battesimo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me". Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". E anche su questo, sulla categoria della giustizia -che cosa è giusto e che cosa non è giusto- ci troviamo sconcertati. Perché per noi è giusto che nella fila con i peccatori vadano i peccatori e che a farsi battezzare vadano coloro che hanno peccati da confessare e non chi di peccati da farsi perdonare non ne ha. "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Ma cos'è giustizia. Giustizia nella Bibbia è la conformità alla volontà di Dio, l'adesione al suo sapiente disegno su di noi.
È come se Gesù dicesse: guarda che c'è un disegno su di me, e non è quello che forse hai in mente tu: quello di un Messia fustigatore, trionfante, giudice severo. È' altro il disegno su di me: il mio trionfo sarà la croce, la condivisione della sorte degli abbandonati, non il distacco, ma l'immersione, il mescolarsi. E questa mia prima scelta dice la direzione della mia vita: dalle prime luci dell'alba potete capire quale sarà la giornata. Queste del mio Battesimo sono le prime luci dell'alba. E così con questa domenica del Battesimo del Signore si completa il discorso, il discorso sul Natale.
C'è stato raccontato da chi è nato il Messia, quando è nato, dove è nato, come è nato. Ma per che cosa è nato? Per che cosa è nato lo puoi arguire da questo Battesimo. Qui è scritto il suo programma, la giustizia, il progetto di Dio sulla sua vita.
È la sua investizione ; viene detto figlio, "il figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto" proprio quando si mescola con tutti, porta il peso di tutti.
Trasparente l'allusione al cap. 42 di Isaia; anche là: "Ecco il mio servo, che io sostengo, il mio eletto in cui mi compiaccio".
Ci sono tre "no" nel programma del servo di Yahvè. Vediamoli brevemente.