Una parrocchia del centro di Roma ma rappresentativa di quelle "periferie esistenziali" che tanto a cuore stanno a papa Francesco.

Presenti nella parrocchia anche il cardinale Giuseppe Versaldi, capo della Prefettura degli Affari economici, diacono della basilica, e l'arcivescovo Mario Toso, salesiano, segretario di Giustizia e Pace.

«Buon pomeriggio. Grazie tante dell'accoglienza e del calore. Anche di questa acqua benedetta - ha affermato indicando l'acqua che cadeva dal cielo -. Che il Signore ci benedica tutti con quest'acqua». «Io vorrei stare qui con voi alcune ore - ha proseguito - e chiedere che il Signore ci aiuti ad andare avanti con le nostre cose». «Pregate per me, ne ho tanto bisogno», ha poi aggiunto il Papa, prima di entrare nei locali parrocchiali per l'incontro con i poveri e i senza fissa dimora, accompagnati dai volontari della parrocchia retta dal Salesiani.
Dopo il saluto del parroco, papa Bergoglio si è recato in una stanza con una sessantina di senza fissa dimora...
"... nei momenti in cui la notte è più oscura, e sapete perché in quei momenti la notte è più oscura? perché è vicina l'aurora... conservare la speranza, la speranza non delude mai!..."
"... Qui si trova un'aria di gioia, grazie tante della testimonianza..."

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Il papa ha salutato i malati e le comunità religiose che vivono nella casa e poi ha incontrato i circa 200 giovani che frequentano il Sacro Cuore.
Nell'incontro a porte chiuse con circa 200 giovani, il Papa si è così rivolto loro: "Lasciatevi colpire dalle vostre ferite. Tutti abbiamo delle ferite ma chiamate le vostre ferite per nome altrimenti non potrete capirle e superarle".
Papa Francesco intorno alle 18 ha celebrato la S. Messa.
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Non si è risparmiato nel voler salutare i parrocchiani, uno ad uno, baciando e abbracciando i bambini.
Il ritorno in Vaticano dopo quattro ore di visita e dopo essersi soffermato con tutte le realtà parrocchiali.
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