Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18 - 25 gennaio 2014
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
SETTIMO GIORNO: Insieme… apparteniamo a Cristo
Isaia 19, 19-25 Egli manderà loro qualcuno a salvarli
Quel giorno nella terra d'Egitto ci sarà un altare dedicato al Signore, e alla frontiera costruiranno un monumento in suo onore. Saranno un segno della presenza del Signore dell'universo in Egitto. Quando gli Egiziani saranno oppressi e chiameranno in aiuto il Signore, egli manderà loro qualcuno a salvarli. Il Signore si manifesterà agli Egiziani, e allora lo riconosceranno come Dio e lo onoreranno con sacrifici e offerte. Gli faranno promesse solenni e le adempiranno. Anche se il Signore punirà ancora, poi li salverà.
Quel giorno ci sarà una strada che unisce l'Egitto e l‘Assiria. Gli Egiziani andranno in Assiria e gli Assiri in Egitto. Insieme serviranno il Signore. Quel giorno Israele sarà accanto all‘Egitto e all‘Assiria; sarà un segno che il Signore dell'universo benedice tutto il mondo, dicendo: «Siano benedetti l‘Egitto, popolo mio, l‘Assiria, che io ho creato, e Israele, popolo che mi appartiene».
Salmo 139 (138), 1-12 Come andare lontano da te?
Per il direttore del coro. Salmo di Davide.
Signore, tu mi scruti e mi conosci;
mi siedo o mi alzo e tu lo sai.
Da lontano conosci i miei progetti:
ti accorgi se cammino o se mi fermo,
ti è noto ogni mio passo.
Non ho ancora aperto bocca
e già sai, o Signore, quel che voglio dire.
Mi sei alle spalle, mi stai di fronte;
metti la mano su di me!
È stupenda per me la tua conoscenza,
è al di là di ogni mia comprensione.
Come andare lontano da te,
come sfuggire al tuo sguardo?
Salgo in cielo, e tu sei là;
scendo nel mondo dei morti, e là ti trovo.
Prendo il volo verso l'aurora
o mi poso all'altro estremo del mare:
anche là mi guida la tua mano,
là mi afferra la tua destra.
Dico alle tenebre: "Fatemi sparire",
e alla luce intorno a me: "Diventa notte!";
ma nemmeno le tenebre per te sono oscure
e la notte è chiara come il giorno:
tenebre e luce per te sono uguali.
1 Corinzi 12, 12-26 Se una parte soffre, [...] se una parte è onorata
Cristo è come un corpo che ha molte parti. Tutte le parti, anche se sono molte, formano un unico corpo. E tutti noi credenti, schiavi o liberi, di origine ebraica o pagana, siamo stati battezzati con lo stesso Spirito per formare un solo corpo, e tutti siamo stati dissetati dallo stesso Spirito. Il corpo infatti non è composto da una sola parte, ma da molte. Se il piede dicesse: "Io non sono una mano, perciò non faccio parte del corpo", non cesserebbe per questo di fare parte del corpo. E se l‘orecchio dicesse: "Io non sono un occhio, perciò non faccio parte del corpo", non cesserebbe per questo di essere parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l‘udito? O se tutto il corpo fosse udito, dove sarebbe l‘odorato? Ma Dio ha dato a ciascuna parte del corpo il proprio posto secondo la sua volontà. Se tutto l‘insieme fosse una parte sola, dove sarebbe il corpo? Invece le parti sono molte, ma il corpo è uno solo. Quindi l‘occhio non può dire alla mano: "Non ho bisogno di te", o la testa non può dire ai piedi: "Non ho bisogno di voi". Anzi, proprio le parti del corpo che ci sembrano più deboli, sono quelle più necessarie. E le parti che consideriamo meno nobili e decenti, le circondiamo di maggior premura. Le altre parti considerate più nobili non ne hanno bisogno. Dio ha disposto il corpo in modo che venga dato più onore alle parti che non ne hanno. Così non ci sono divisioni nel corpo: tutte le parti si preoccupano le une delle altre. Se una parte soffre, tutte le altre soffrono con lei; e se una parte è onorata, tutte le altre si rallegrano con lei.
Marco 9, 38-41 Chi non è contro di noi è per noi
Giovanni disse a Gesù: ―Maestro, abbiamo visto un uomo che usava il tuo nome per scacciare i demòni, e noi abbiamo cercato di farlo smettere perché non è uno dei nostri. Ma Gesù disse: "Lasciatelo fare. Perché non c‘è nessuno che possa fare un miracolo in nome mio, e poi subito si metta a parlar male di me. Chi non è contro di noi è per noi. E se qualcuno vi darà anche soltanto un bicchiere d‘acqua per il fatto che siete discepoli di Cristo, vi assicuro che riceverà la sua ricompensa.
Tre spunti di riflessione
Isaia preannuncia il giorno in cui Egiziani e Assiri avrebbero onorato Dio insieme ad Israele, quale popolo di Dio. L‘unità dei cristiani appartiene al disegno di Dio per l‘unità di tutta l‘umanità, e del cosmo intero. Preghiamo perché giunga il giorno in cui adoreremo insieme nell‘unica fede e nell‘unica comunione eucaristica.
Siamo benedetti dai doni delle tradizioni delle varie chiese. Riconoscere questi doni gli uni negli altri spinge verso l‘unità visibile.
Il nostro battesimo ci unisce come un unico corpo in Cristo. Mentre apprezziamo reciprocamente le nostre chiese particolari, Paolo ci ricorda che tutti coloro che invocano il nome del Signore sono con noi in Cristo, perché tutti apparteniamo al suo unico Corpo. Non c‘è nessun altro di cui si possa dire: "non ho bisogno di te" (1 Cor 12, 21).
Domande per la riflessione personale
-Quali sono i segni dell‘"essere di Cristo"?
-In quale modo la frase "Io sono di Cristo" può essere usata per dividere i cristiani piuttosto che per unirli?
Preghiera
Ti rendiamo grazie o Dio, perché Tu benedici tutti e ciascun membro del Corpo di Cristo con i doni del tuo Spirito. Aiutaci a sostenerci reciprocamente, a rispettare le nostre differenze, e a lavorare per l‘unità di tutti coloro che, nel mondo, confessano Gesù come Signore. Amen.
Il testo è tratto da:
‟Parola del Signore„ – La Bibbia, Traduzione interconfessionale in lingua corrente
Leumann / Roma, Elledici / Alleanza Biblica Universale, 2000