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domenica 1 settembre 2013

Omelia di don Angelo Casati nella 22ª Domenica del Tempo Ordinario



22ª Domenica del Tempo Ordinario anno C
1 settembre 2013

omelia di don Angelo Casati




Sir 3, 17-18.20.28-29
Sal 67
Eb 12, 18-19.22-24a
Lc 14, 1.7-14


Il capitolo quattordicesimo del vangelo di Luca, che oggi in parte abbiamo ascoltato, sembra quasi costituire uno stacco dentro capitoli che raccontano il viaggio, lo stacco, l'intermezzo del banchetto: è questo il tema dell'intero capitolo.
E c'è - vorrei iniziare da qui - c'è un incrociarsi di sguardi: lo sguardo dei farisei, lo sguardo di Gesù.
C'è modo e modo di guardare la vita, le persone, ciò che sta accadendo, c'è modo e modo di guardare un banchetto.
C'è il modo di guardare dei farisei: di loro, più che della folla, secondo il testo greco, è detto che guardavano Gesù. È un guardare sospettoso, è come se lo spiassero. Purtroppo il taglio dei versetti, operato dalla liturgia, non permette di capire. Era di sabato! C'era un uomo malato. Come si sarebbe comportato Gesù? Non dicono niente. Nell'episodio non viene registrata una sola parola dei farisei, ma Gesù sente il loro sguardo, pieno di preconcetti, di pregiudizi, sguardo indagatore, accusatore. Ed è lui che li porta allo scoperto, li stana con la sua domanda: "È lecito di sabato curare o no?".
È come se Gesù denunciasse un'incongruenza nel banchetto: ma come? ci invitiamo per sostenerci con il pane, nella vita, e con le vostre regole negate a uno dei presenti la possibilità di una vita che sia vita? Chiamate alla festa e a uno dite: tu non fare festa?
E Gesù, prendendolo per mano, lo guarì e lo lasciò andare.
È la condanna dello sguardo pieno di sospetti, di pregiudizi, di preclusioni.
E c'è lo sguardo di Gesù che osserva ciò che avviene al banchetto: "notando come sceglievano i primi posti", è scritto.
È un osservatore attento della vita, di ciò che accade, Gesù. Non è risucchiato dagli eventi, conserva uno sguardo lucido, sapiente. E ne ricava insegnamento.
"Una mente saggia" - diceva oggi il libro del Siracide - "medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio".
L'attenzione alla vita ti consentirà di ricavare dalla vita stessa parabole, insegnamenti, come faceva Gesù. Fa' parlare la vita.Gesù fa parlare la vita, osservando nel banchetto prima gli invitati e poi colui che invita...

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