Ogni anno, il 21 settembre, le Nazioni Unite celebrano la «Giornata Internazionale della Pace», ed il Consiglio Ecumenico delle Chiese si appella ai suoi membri affinché in tale giorno preghino per la pace. Invito i cattolici di tutto il mondo ad unirsi agli altri cristiani per continuare ad implorare da Dio il dono della pace nei luoghi più tormentati del nostro pianeta. Possa la pace, dono di Gesù, abitare sempre nei nostri cuori e sostenere i propositi e le azioni dei responsabili delle Nazioni e di tutti gli uomini di buona volontà. Impegniamoci tutti a incoraggiare gli sforzi per una soluzione diplomatica e politica dei focolai di guerra che ancora preoccupano. Il mio pensiero va specialmente alla cara popolazione siriana, la cui tragedia umana può essere risolta solo con il dialogo e la trattativa, nel rispetto della giustizia e della dignità di ogni persona, specialmente i più deboli e indifesi.
Papa Francesco
al termine dell'Angelus 18/9/2013
Messaggio del Segretario Generale in Occasione della Giornata internazionale della pace,
21 settembre 2013
La Giornata internazionale della pace è un momento di riflessione, un giorno in cui possiamo riaffermare la nostra fiducia nella non-violenza e sollecitare un cessate il fuoco mondiale. Chiediamo ai popoli di tutto il mondo di osservare un minuto di silenzio, a mezzogiorno dell’ora locale, per onorare le vittime dei conflitti e i sopravvissuti che convivono quotidianamente con il trauma e il dolore.
Il tema su cui vogliamo porre l’attenzione quest'anno è “Istruzione per la Pace”. L’istruzione è fondamentale per rafforzare il senso di cittadinanza globale e costruire una società pacifica.
A giugno, Malala Yousafzai, la studentessa pachistana bersaglio dei Talebani per la sua campagna a favore del diritto all’istruzione, è venuta qui alle Nazioni Unite. Malala ha detto: “Un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo”. Sono queste le nostre armi più potenti.
Ecco perché, lo scorso anno, ho lanciato l’iniziativa “Global Education First”. Ogni ragazza e ogni ragazzo meritano di ricevere un’istruzione di qualità e acquisire quei valori che li aiuteranno a vedere sé stessi come parte di una comunità globale.
Governi e partner per lo sviluppo stanno lavorando per dare ad ogni bambino la possibilità di andare a scuola e prepararlo alla vita del XXI secolo. C’è nuovo slancio nei paesi maggiormente in difficoltà, come quelli interessati da conflitti, che ospitano la metà dei bambini senza accesso all’istruzione. Dobbiamo fare di più – molto di più. Cinquantasette milioni di bambini si vedono ancora privati del diritto all’istruzione e milioni di altri hanno bisogno di un’istruzione di miglior livello.
Istruire i bambini più poveri e marginalizzati richiederà una guida politica audace e un maggiore impegno finanziario. Eppure, è la prima volta in dieci anni che le risorse dedicate all’istruzione sono diminuite. Dobbiamo invertire questo declino, forgiare nuove collaborazioni e puntare l’attenzione alla qualità dell’istruzione.
Per questa Giornata internazionale della pace, impegniamoci a insegnare ai nostri bambini il valore della tolleranza e del rispetto reciproco. Investiamo in scuole e insegnanti in grado di costruire un mondo equo e inclusivo che accolga la diversità. Combattiamo per la pace e difendiamola con tutte le nostre forze.
Ban Ki-moon
La Giornata internazionale della Pace si celebra il 21 settembre in tutto il mondo: 24 ore per dire basta alle guerre, alla violenza, al bullismo. L’ideatore è stato, anni fa, l’inglese Jeremy Gilley, fondatore dell’organizzazione no-profit Peace One Day. Che oggi promuove due mega show a L’Aia, in Olanda, e a Medellin, in Colombia, da seguire in diretta sul sito peaceoneday.org
Quest’anno, lo slogan è: “Who will you make peace with? Con chi farai pace?”. E voi, con chi volete fare pace?