GLOBALIZZIAMO LA PACE!
di Alex Zanotelli
“NO alla guerra!”, ha gridato Papa Francesco per bloccare l’attacco militare alla Siria e ha indetto per il 7 settembre una giornata di preghiera e di digiuno, per scongiurare il flagello di un’altra guerra che potrebbe diventare mondiale .
Il nostro è un NO secco alla guerra in Siria. Dovremmo aver capito dalle guerre in Iraq, Afghanistan, Libia e Mali che questi interventi armati, che hanno costato la vita a milioni di civili innocenti, donne e bambini, non hanno risolto nulla. Basta con la GUERRA! “L’intervento americano in Siria nasce nell’illusione di una ‘guerra lampo’- ha scritto il massimo poeta arabo, il siriano Adonis. Rischia invece di sfuggire di mano, di aizzare il conflitto e di ripetere il peccato mortale in cui sono scivolati sia l’opposizione armata, sia il regime siriano. La guerra è un’attrazione demoniaca.” Per questo ascoltiamo il grido accorato di Papa Francesco: “Con tutta la mia forza, chiedo alle parti in conflitto di ascoltare la voce della propria coscienza, di non chiudersi nei propri interessi, ma di guardare all’altro come a un fratello e di intraprendere con coraggio e con decisione la via dell’incontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione.” Ed esorta la comunità internazionale “a fare ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace in Siria, basate sul dialogo e sul negoziato, per il bene dell’intera popolazione siriana.”
Anche noi oggi ci uniamo a Papa Francesco e a tutti gli uomini/donne di buona volontà per dire NO a un attacco militare contro la Siria che mieterebbe altre vittime innocenti oltre i centomila morti e i sei milioni di rifugiati siriani. “Troppi interessi di parte –ha scritto il Papa a Putin- hanno impedito finora l’inutile massacro!”
Il presidente degli USA, B. Obama ha già deciso l’attacco. Aspetta solo il consenso del Congresso. (Non così Hollande che è già pronto). Purtroppo il Presidente statunitense è prigioniero del “Complesso Militar-Industriale americano”(così lo definiva Eisenhower), che investe oltre 700 miliardi di dollari all’anno in Difesa. Queste armi servono a difendere lo stile di vita del 20% del mondo che consuma l’80% delle risorse del Pianeta. La guerra è insita in questo nostro Sistema di morte.
Ma noi non ci rassegniamo, siamo anche noi prigionieri di quell’antico Sogno del profeta Isaia: “Una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, non impareranno più l’arte della guerra.”
Per questo, credenti e non credenti, ma amanti della pace, accogliamo l’invito di Papa Francesco a digiunare, possibilmente insieme, davanti alle chiese o nelle piazze. E i credenti di tutte le religioni si ritrovino nelle chiese, nei luoghi di culto, nelle sinagoghe e nelle moschee, a pregare l’unico Dio, che è il Dio della vita e non della morte.
Ma non basta per noi italiani, pregare e digiunare se non ci impegniamo a costruire la pace nella quotidianità con un impegno serio a:
-accettare la nonviolenza attiva e viverla nelle nostre relazioni familiari, sociali, culturali, religiose;
-premere perché il governo italiano non accetti di partecipare alla guerra in Siria e non permetta l’uso delle nostre basi militari per questo attacco;
-rifiutare che il governo italiano spenda 26 miliardi di euro in Difesa come ha fatto lo scorso anno (3 milioni di euro ogni ora!);
-annullare l’acquisto dei 90 F35, che ci costeranno 15 miliardi di euro;
-rifiutare che Sigonella (Sicilia) diventi la capitale mondiale dei droni e Niscemi (Sicilia) diventi il più importante centro mondiale delle comunicazioni militari.
Solo così questa giornata di preghiera e di digiuno, indetta da Papa Francesco, potrà essere efficace e far ripartire con forza in questo paese, un movimento unitario per la pace (non è concepibile che le varie realtà che operano in Italia per la pace non riescono a creare un unico grande movimento!).
La Pace può e deve sbocciare sulla faccia della Terra.
Alex Zanotelli
Napoli, 6 settembre 2013