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martedì 3 settembre 2013

Da tutto il mondo adesioni all'appello di Papa Francesco per un giorno di digiuno e preghiera per la pace / 3

Per una teologia della nonviolenza
di Tonio Dell'Olio

Né consueta e tantomeno scontata l’esortazione di Papa Francesco nell’Angelus di ieri (domenica 1/9/2013) a favore della pace in Siria e per “le tante situazioni di conflitto che ci sono in questa nostra terra”. C’è l’esclusione radicale dell’uso della forza e del ricorso alla violenza e alla guerra. C’è l’indicazione chiara e inequivocabile a percorrere piuttosto le vie del dialogo, del negoziato e dell’incontro. C’è il valore dato alla forza della preghiera e del digiuno. L’unica citazione riportata è dalla Pacem in terris di Giovanni XXIII. Pur senza un riferimento esplicito, la nonviolenza trova in quelle parole un fondamento saldo nella teologia e nella ragione umana. E chissà che la profonda spiritualità e la viva intelligenza di Francesco Papa non giungerà a riprendere i fili dell’ultima riflessione organica sul tema della pace, la Pacem in terris appunto, per spingere più avanti la comunità cristiana sul tema evangelico della pace nonviolenta. D’altra parte, il santo di cui ha preso il nome, nel 1219 si recò, in pieno clima di guerra e crociate, dal sultano Mâlik al-Kâmil e, secondo i racconti, fu accolto benevolmente. “Ripeto a voce alta: - ha concluso il Pontefice - non è la cultura dello scontro, la cultura del conflitto quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma questa: la cultura dell’incontro, la cultura del dialogo; questa è l’unica strada per la pace”. (fonte: Mosaico dei giorni)


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Quella del 7 settembre sarà una giornata importante. E spero che ci saremo tutti. Ciascuno a suo modo, con il suo credo e le sue convinzioni.
Sarà la prima grande manifestazione di pace contro la guerra in Siria e “i drammatici sviluppi che si prospettano.” L’ha indetta ieri con grande forza e coraggio Papa Francesco rompendo il silenzio e l’inazione generale che da lungo tempo circonda questa tragedia. Non c’è spazio per nessun distinguo. Chi vuole sinceramente la pace non può che partecipare.
Papa Francesco invita tutti a una giornata di preghiera e di digiuno. La preghiera per i credenti. Il digiuno per tutti. Il digiuno è, prima ancora che un atto di rinuncia materiale al cibo, un gesto di vicinanza a tutti quei bambini, quelle donne e quegli uomini che sono precipitati nell’inferno della guerra “in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero”. Vicinanza, condivisione, solidarietà contro lontananza, indifferenza, menefreghismo...

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Diffondi la lettera che il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ha inviato ai Comuni, Province e Regioni invitandoli ad aderire alla giornata del 7 settembre.

Vedi anche i nostri precedenti post: