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giovedì 4 aprile 2013

Udienza generale di Papa Francesco: missione di donne e giovani annunciare la speranza

“Avanti giovani!”.
L’ultima esclamazione di Papa Francesco scatena l’applauso, l’ennesimo, degli oltre 30 mila assiepati nel colonnato del Bernini. L’appello che scalda il cuore dei ragazzi, e non solo il loro, è lanciato in chiusura della catechesi, con uno dei tipici crescendo di tono e intensità del nuovo Pontefice. Dopo aver dato atto alla capacità tutta femminile di accogliere con prontezza il messaggio della fede, come dimostrano i Vangeli, Papa Francesco affida la propagazione di quel messaggio soprattutto ai giovani, energie fresche capaci di entusiasmo in un mondo vecchio dentro per via della violenza... 
L’esortazione ai giovani segue la presa d’atto che Papa Francesco compie, al pari dei suoi predecessori, nei riguardi delle donne, alle quali viene riconosciuto un “ruolo particolare nell’aprire le porte al Signore”. (fonte: RADIO VATICANA)

Cari fratelli e sorelle,
buongiorno,
oggi riprendiamo le Catechesi dell’Anno della fede. Nel Credo ripetiamo questa espressione: «Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture». E’ proprio l’evento che stiamo celebrando: la Risurrezione di Gesù, centro del messaggio cristiano, risuonato fin dagli inizi e trasmesso perché giunga fino a noi...
Anzitutto notiamo che le prime testimoni di questo evento furono le donne... 
Le donne sono spinte dall’amore e sanno accogliere questo annuncio con fede: credono, e subito lo trasmettono, non lo tengono per sé, lo trasmettono. La gioia di sapere che Gesù è vivo, la speranza che riempie il cuore, non si possono contenere. Questo dovrebbe avvenire anche nella nostra vita. Sentiamo la gioia di essere cristiani!...
Gli evangelisti invece narrano semplicemente ciò che è avvenuto: sono le donne le prime testimoni. Questo dice che Dio non sceglie secondo i criteri umani: i primi testimoni della nascita di Gesù sono i pastori, gente semplice e umile; le prime testimoni della Risurrezione sono le donne. E questo è bello. E questo è un po’ la missione delle donne: delle mamme, delle donne! Dare testimonianza ai figli, ai nipotini, che Gesù è vivo, è il vivente, è risorto. Mamme e donne, avanti con questa testimonianza! Per Dio conta il cuore, quanto siamo aperti a Lui, se siamo come i bambini che si fidano. Ma questo ci fa riflettere anche su come le donne, nella Chiesa e nel cammino di fede, abbiano avuto e abbiano anche oggi un ruolo particolare nell’aprire le porte al Signore, nel seguirlo e nel comunicare il suo Volto, perché lo sguardo di fede ha sempre bisogno dello sguardo semplice e profondo dell’amore...


Ho visto che ci sono tanti giovani nella piazza. Eccoli! A voi dico: portate avanti questa certezza: il Signore è vivo e cammina a fianco a noi nella vita. Questa è la vostra missione! Portate avanti questa speranza. Siate ancorati a questa speranza: questa àncora che è nel cielo; tenete forte la corda, siate ancorati e portate avanti la speranza. Voi, testimoni di Gesù, portate avanti la testimonianza che Gesù è vivo e questo ci darà speranza, darà speranza a questo mondo un po’ invecchiato per le guerre, per il male, per il peccato. Avanti giovani!
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Leggi il testo integrale dell'udienza e guarda il video

Papa Francesco non ha negato un fuori programma in occasione dell'udienza in Piazza San Pietro. Al termine della cerimonia, avviandosi a rientrare in Vaticano, il papa si è fermato vicino al braccio di Carlo Magno dove per tradizione lo aspettano i fedeli disabili o malati.
Tra loro una bambina con una gamba ingessata. Il papa sceso dalla jeep ha prima salutato alcuni malati e poi ha messo la sua firma sul gesso della bimba già decorato, come usa, da messaggi e disegnini. Ha firmato il gesso della piccola sotto gli occhi commossi della mamma e lo sguardo timido, dietro gli occhiali da vista, della ragazzina che era adagiata su un passeggino per bambini. (fonte: ANSA)