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giovedì 24 aprile 2025

Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre - Card. Makrickas: “Ha voluto che la sua tomba parlasse della sua vita”

Papa Francesco sepolto a Santa Maria Maggiore.
Card. Makrickas:
“Ha voluto che la sua tomba parlasse della sua vita”

Il card. Makrickas custodisce la realizzazione delle volontà di Papa Francesco, che ha chiesto di essere sepolto accanto alla Salus Populi Romani. Una tomba semplice, come la sua vita, per restare accanto a Maria, nella basilica che ha visitato 126 volte

(Foto Calvarese/SIR)

Il card. Rolandas Makrickas, Coadiutore della basilica papale di Santa Maria Maggiore, custodisce oggi una delle responsabilità più intime e solenni legate al pontificato di Papa Francesco: vegliare sulla realizzazione delle sue ultime volontà. Dopo la morte del Santo Padre, avvenuta lunedì 21 aprile, sarà proprio questa basilica a custodire le sue spoglie, in un sepolcro semplice come la sua vita. Il Papa venuto “dalla fine del mondo” che ha scelto di lasciare come eredità spirituale una testimonianza viva di fiducia nella Madre di Dio, anche attraverso la sua sepoltura accanto all’icona della Salus Populi Romani, che testimonia una devozione mariana profonda, quotidiana, reale, che lo ha fatto restare accanto a Maria, nella vita e nella morte. Una scelta che appare come un gesto profetico, oltre che una chiamata alla Chiesa tutta a vivere una fede umile, affidata, concreta.

(Foto Calvarese/SIR)
Quale significato assume per la basilica di Santa Maria Maggiore la scelta di Papa Francesco di essere sepolto qui, nella semplicità da lui richiesta?

Per noi, accogliere la tomba di Papa Francesco, significa accogliere un padre che, dopo aver vissuto tutta la sua vita nella semplicità, come testimoniato anche dalla scelta del nome per il suo pontificato, ritorna a casa non come uno sconosciuto, ma come uno che ha visitato questa basilica ben 126 volte. Nei più importanti momenti della sua vita, come i viaggi apostolici o il ritorno dall’ospedale.

Noi lo accogliamo come uno che non solo torna nella casa del Padre, ma anche della Madre.

Come vive personalmente la responsabilità che Papa Francesco le ha affidato per la gestione delle sue ultime volontà riguardanti la sepoltura?

È veramente un onore, ma anche una grande responsabilità essere esatti in tutto ciò che il Santo Padre ha chiesto di realizzare per la sua tomba: perché lui ha voluto che la sua tomba parlasse della sua vita.

Ha scelto una tomba molto semplice con le cose essenziali, come è stata anche la scelta di vivere a Casa Santa Marta e non nel Palazzo. Io paragono queste due scelte perché rappresentano la continuità, dalla quale si capisce perché la tomba così semplice. Perché lui ha vissuto in modo molto semplice con le persone, con i fedeli ai quali era molto vicino, soprattutto ai poveri e ai bisognosi.

E vuole essere anche ricordato con la sua tomba, con la sua presenza anche da defunto, in questo modo semplice e vicino alla Madre di Dio.

Quale ricordo personale custodirà più caro del rapporto con Papa Francesco?

Lo ricordo come una persona molto semplice, umile e molto attenta a ogni persona e ai diversi bisogni. Una persona che ha un buon senso dello humor e che sempre vuole dire una parola buona per incoraggiare, ma anche mostrare che si può scherzare e mostrare che la vita è una cosa seria.

Quale eredità spirituale lascia Papa Francesco ai futuri Pontefici e alla Chiesa universale attraverso la sua speciale devozione alla Madonna, culminata nella scelta di riposare qui?

Arrivano folle di persone in questa basilica perché hanno visto come prega il Papa.

Persone e fedeli vogliono venire e pregare anche loro, lì dove pregava il Papa.

Questo è merito del suo esempio, un insegnamento spontaneo venuto dal suo esempio. Non con grandi discorsi, prediche, ma con il suo esempio personale.


(Fonte: Sir, articolo di Marco Calvarese 23/04/2025)

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Poveri, migranti, detenuti con una rosa bianca per l'ultimo saluto a Francesco


Poveri, migranti e sei detenuti, che hanno ottenuto il permesso speciale dal magistrato di sorveglianza, sabato accoglieranno il feretro di papa Francesco sul sagrato della Basilica di Santa Maria Maggiore dove ha scelto di essere seppellito.

"Sarà un gruppo di quaranta persone che in questi anni hanno incontrato il Papa con le loro povertà e le loro storie dolorose - racconta don Benoni Ambarus, delegato Cei per la carità -. Tra loro anche donne vittime di tratta. Ognuno avrà in mano una rosa bianca, il fiore che tanto piaceva al Papa".

Dopo le esequie, sui gradini di Santa Maria Maggiore, poveri e sei detenuti che incontrarono il Pontefice a Rebibbia in occasione dell'apertura della Porta Santa, daranno l'ultimo saluto al Papa prima della tumulazione del feretro.
(fonte: Rai News24/04/2025)