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domenica 11 giugno 2023

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 30 - 2022/2023 anno A

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


CORPUS DOMINI (ANNO A)

Vangelo:


Il brano non rappresenta soltanto una splendida metafora, ma è a tutti gli effetti una vera e propria omelia sulla Eucaristia. L'evangelista Giovanni non ci narra la sua istituzione, ma esplicita ciò che i vangeli sinottici lasciano implicito. Gesù è la Parola del Padre fatta carne (Gv 1,14), il dono totale di sé che Dio offre all'uomo, la sua Dimora tra gli uomini, «il Luogo dove ogni carne può finalmente trovare la Parola» (cit.). La Vita Eterna è la Vita stessa del Padre offerta agli uomini, un dono che passa soltanto attraverso l'umanità del suo Figlio Gesù (Gv 17,3), il suo vissuto, la sua debolezza, la sua estrema fragilità. Credere nel Figlio dell'Uomo significa «mangiare la sua carne e bere il suo sangue», entrare in piena comunione con Lui che «non ha ritenuto un privilegio l'essere come Dio» (Fil 2,5), ma ha voluto incontrare i fratelli assumendo fino in fondo la loro umanità concreta. Questa, però, è una «Parola molto dura» (6,60) da accogliere. Accettare che Dio si riveli al mondo nella fragilità e nella debolezza di un uomo è veramente una follia. «Masticare e mangiare» la carne del Figlio dell'Uomo significa accoglierlo così com'è, vivere di Lui e come Lui, amarlo talmente tanto da divenire anche noi, intimamente uniti a Lui, «Basar 'Ehad», una sola carne, piena comunione d'amore.