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sabato 6 maggio 2023

LA STRADA DI CASA - Via. Verità. Vita. Parole immense che sempre fanno centro nel nostro cuore. - V DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) - Commento al Vangelo a cura di P. Ermes Ronchi

LA STRADA DI CASA
 

Via. Verità. Vita. 
Parole immense che sempre fanno centro nel nostro cuore.


I commenti di p. Ermes al Vangelo della domenica sono due:
  • il primo per gli amici dei social
  • il secondo pubblicato su Avvenire

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».
 
Gv 14,1-12

per i social

LA STRADA DI CASA

Via. Verità. Vita. Parole immense che sempre fanno centro nel nostro cuore.

Via. Verità. Vita.
Parole immense, che scappano da tutte le parti, ma che sempre fanno centro nel nostro cuore.

Io sono la via, la strada, che è molto più di una stella polare che indica, pallida e lontana, la direzione.
È qualcosa di vicino, solido e affidabile dove posare i piedi; il terreno, battuto dalle orme di chi è già andato oltre, e che ti assicura che non sei solo.
La strada è libertà nata dal coraggio di uscire e partire, come Abramo.
La Bibbia è piena di strade, di vie, di sentieri e di futuro che chiama. Davanti all'uomo non c'è una non-strada, ma un ventaglio di strade.
Ma Gesù specifica: la strada sono io. Non c'è allora un sentiero, ma una persona da percorrere: sulle sue orme, i suoi gesti, i suoi ideali controcorrente; sulle sue scomode scelte.

Alla base della civiltà occidentale la storia e il mito hanno posto due viaggi ispiratori: quello di Ulisse e del suo avventuroso ritorno a Itaca, il cui simbolo è un cerchio; il viaggio di Abramo, che parte per non più ritornare, il cui simbolo è una freccia. Gesù è via che si pone dalla parte della freccia, a significare non il semplice ritorno a casa, ma un viaggio mai finito, verso cieli nuovi e terra nuova, verso un futuro tutto da creare.

Io sono la verità: non in una dottrina, in un libro, in una legge migliori delle altre, ma in quel ”io” sta la verità; nella vita di Gesù, venuto a mostrarci il vero volto dell'uomo e di Dio.

Verità è un termine che ha la stessa radice latina di primavera (ver-veris), verità che risorge coraggiosa e amabile. Se invece è arrogante, senza tenerezza, aggressiva e dispotica; se è gridata con le parole di pietra dei fondamentalisti, allora non è voce di Dio.
E verità sei tu quando ti prendi cura e custodisci, asciughi una lacrima, ti fermi accanto all'uomo bastonato dai briganti, quando sai mettere sentori di primavera dentro un’esistenza.
La verità è la sorella della tenerezza, insieme cercano la comunione. Il cristianesimo non è un sistema di pensiero, ma una storia e una vita (F. Mauriac).

Io sono la vita. Che hai a che fare con me, Gesù di Nazareth?
La risposta è una pretesa perfino eccessiva: io faccio vivere.

E’ questa la richiesta più diffusa dei Salmi (Dio, fammi vivere!), è la supplica più gridata da Israele, che è andato a cercare lontano il grido di tutti i disperati della terra, e l'ha raccolto e lo custodisce nei salmi. Vita è tutto ciò che mettiamo sotto questo nome: futuro, amore, casa, festa, riposo, desiderio, pasqua, generazione, abbracci.
E ciò vuol dire che il mistero di Dio non è lontano, è strada sottesa ai tuoi passi.
“Io sono vita” significa che non cercheremo altrove, perché siamo finalmente a casa.

Guardi Gesù, osservi come vive, come ama, come accoglie e come muore, e capisci quel Dio che aggiunge vita alla vita.


per Avvenire 

Camminiamo sulle orme di Gesù verso il Padre  (...)

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