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domenica 11 settembre 2022

Perdonaci Loujin... Le sue ultime parole sono state: “Mamma, ho sete”. Mattia Ferrari: LOUJIN, NOSTRA SORELLA.

Perdonaci Loujin...
Le sue ultime parole sono state: “Mamma, ho sete”.


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Dalla Bacheca Facebook (10/09/2022) di 
Mattia Ferrari 

LOUJIN, NOSTRA SORELLA.


Questa storia sembra tratta da un film distopico e invece è la realtà, avvenuta proprio in questi giorni nel nostro mare.

Il 4 settembre scorso la nostra sorella Watch The Med - Alarmphone lancia l’allerta: c’è un’imbarcazione a rischio naufragio in zona SAR maltese partita dal Libano 10 giorni prima, urge soccorso. Le autorità maltesi non intervengono, le navi mercantili che si trovano in area neppure, perché non hanno il mandato formale di farlo (benché il soccorso sia un dovere che viene prima di qualunque indicazione formale). Gli altri Stati e l’Unione Europea si guardano bene dall’intervenire, con la scusa che la barca si trova in SAR maltese (che guarda caso ha dimensioni enormi con il consenso di tutti). I giorni e le ore passano, Alarm Phone e le altre realtà della “civil fleet” continuano a lanciare pubblicamente l’allerta, le autorità continuano a non autorizzare il soccorso, le navi mercantili in area continuano a non intervenire. In Europa tutti sappiamo quello che sta avvenendo, perché le allerte sono pubbliche sui social, ma siamo troppo ripiegati su noi stessi per intervenire.

Alla fine una nave mercantile ha la dignità di soccorrere queste persone, ma è troppo tardi. Loujin, una bambina di 4 anni, a bordo dell’imbarcazione, è in condizioni troppo critiche. Viene evacuata con un elicottero, ma non riesce a sopravvivere. 
Le sue ultime parole sono state: “Mamma, ho sete”. 
Si aggiunge alle tante vittime del mare, di cui anche in questi giorni ce ne sono state molte.

La dura verità la sappiamo tutti: Loujin è stata uccisa dall’ingiustizia globale, dalla non assistenza degli Stati e dalla globalizzazione dell’indifferenza. Ci perdoni Loujin e ci dia la forza di agire per soccorrere i tanti fratelli e sorelle che ancora gridano a noi dai vari confini dell’Europa.

Ringraziamo Alarm Phone, Mediterranea Saving Humans e tutta la ”civil fleet”, che sono l’ultimo baluardo di resistenza dell’umano: se non fosse per queste realtà, “Fratelli tutti” sarebbero solo parole che vengono smentite appena andiamo ai confini dei nostri Paesi, ma grazie a loro queste parole diventano anche lì dove c’è la cartina tornasole dell’identità di ciascuno, cioè sulla soglia, sulla porta.

Loujin, perdonaci se non siamo riusciti a salvarti. Perdonaci se abbiamo preferito voltarci dall’altra parte, permettendo alle autorità di non assisterti e così di lasciarti uccidere dalla sete. Perdonaci se con la nostra indifferenza abbiamo infranto quel legame originario che ci lega a te, quello della fraternità universale. Che guardando il tuo volto, la luce nei tuoi occhi che con la nostra ingiustizia e la nostra indifferenza abbiamo spento tutti possiamo sentire nel nostro cuore la vergogna e quel senso di amore viscerale che ci mette in moto per rompere questo sistema e salvare, anche in tua memoria, quei tanti fratelli e sorelle che gridano a noi. Sappi almeno che tutta la famiglia di Mediterranea e della “civil fleet” continuerà a lottare fino alla fine per salvarli e salvarci e per ricostruire quel meraviglioso “noi” che è stato spezzato: quello dell’unica, grande famiglia umana.