“Preghiamo per le religiose e consacrate”. Questa l’intenzione di preghiera di Papa Francesco per il mese di febbraio nel video del Papa diffuso attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa.
Sappiamo davvero tutto quello che fanno le religiose e le laiche consacrate nella Chiesa? Come dice Francesco, “non si può capire la Chiesa senza di loro”. Non sono solo catechiste, teologhe o accompagnatrici spirituali, ma lavorano e operano “con i poveri, con gli emarginati, con tutti coloro che sono schiavizzati dai trafficanti”. Nel video di questo mese, il Papa chiede loro di continuare a trovare nuove risposte di fronte alle sfide del tempo attuale e le ringrazia per quello che sono, per ciò che fanno e per come lo fanno.
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Il testo in italiano del videomessaggio del Papa
Come può essere che attualmente molte minoranze religiose
subiscano discriminazioni o persecuzioni?
Come permettiamo, in questa società tanto civilizzata,
che ci siano persone che vengono perseguitate semplicemente perché
professano pubblicamente la propria fede?
Non è soltanto inaccettabile: è disumano, è una follia.
La libertà religiosa non si limita alla libertà di culto,
ovvero al fatto che si possa avere un culto nel giorno prescritto dai propri libri sacri,
ma ci fa valorizzare l'altro nella sua differenza e riconoscere in lui un vero fratello.
Come esseri umani, abbiamo tante cose in comune da poter convivere,
accogliendo le differenze con la gioia di essere fratelli.
E una piccola differenza, o una differenza sostanziale com'è quella religiosa,
non offuschi la grande unità dell'essere fratelli.
Scegliamo il cammino della fraternità. Perché o siamo fratelli o perdiamo tutti.
Preghiamo perché tutte le persone che subiscono discriminazione e persecuzione religiosa trovino nelle società in cui vivono il riconoscimento e la dignità che nasce
dall’essere fratelli e sorelle.
Questo mese pregheremo in modo speciale
per le donne religiose e le donne consacrate.
Che cosa sarebbe la Chiesa senza le religiose e le laiche consacrate?
Non si può capire la Chiesa senza di loro.
Esorto tutte le consacrate a discernere e a scegliere ciò che è bene per la loro missione di fronte alle sfide del mondo che stiamo vivendo.
Le esorto a continuare a lavorare e a operare con i poveri, con gli emarginati,
con tutti coloro che sono schiavizzati dai trafficanti;
in particolare, chiedo loro di concentrarsi su questo.
E preghiamo affinché possano mostrare la bellezza dell'amore e della compassione di Dio come catechiste, teologhe, accompagnatrici spirituali.
Le invito a lottare quando, in alcuni casi, vengono trattate ingiustamente, anche all'interno della Chiesa; quando il loro servizio, che è tanto grande, viene ridotto a servitù. E a volte da uomini di Chiesa.
Non si scoraggino. Continuino a far conoscere la bontà di Dio
attraverso le opere apostoliche che compiono.
Ma soprattutto attraverso la testimonianza di consacrazione.
Preghiamo per le religiose e le consacrate, ringraziandole per la loro missione e il loro coraggio, affinché continuino a trovare nuove risposte
di fronte alle sfide del nostro tempo.