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venerdì 18 giugno 2021

Un caffè buono come il Vangelo

L’iniziativa dei frati carmelitani scalzi di Sant’Anna a Genova
 
Un caffè buono come il Vangelo


Da oltre un anno per circa 3.800 persone rappresenta un compagno di viaggio, un aiuto per la preghiera e per la vita quotidiana. Stiamo parlando di “Un caffè buono come il Vangelo”, l’iniziativa dei frati carmelitani scalzi di Sant’Anna a Genova, che dal 9 marzo dello scorso anno (inizio del lockdown) augura il buongiorno alle persone in maniera davvero unica e particolare. In che modo? Inviando tutte le mattine direttamente a casa una “piccola tazzina di caffè caldo” e che si beve in 5 minuti. “Un caffè buono come il Vangelo” è un messaggio vocale inviato tramite Whatspp o Telegram a tante persone sparse in Italia e nel mondo. Nell’audio viene letto il Vangelo del giorno con un commento. È realizzato dai frati carmelitani scalzi della Provincia Ligure; la “squadra” è composta da 25 religiosi di conventi diversi (Genova, Arenzano, Loano, Bocca di Magra, Deserto di Varazze, e anche dalla Repubblica Centrafricana).

Il caffè carmelitano è partito da un’intuizione di padre Lorenzo Galbiati che ha messo a punto questa nobile iniziativa, sollecitato dai fedeli. E così, la mattina del 9 marzo del 2020 mentre stava sorseggiando il caffè prima di iniziare la preghiera, ha pensato a come fare compagnia a chi ne ha bisogno. «Oltre al Vangelo — spiega padre Lorenzo — ognuno di noi, attinge al momento più importante della nostra giornata che è l’orazione mentale, preghiera silenziosa ma che facciamo comunitariamente; è un colloquio di amicizia con il Signore. Il caffè nasce proprio da questi momenti di intimità con Dio: Lui ci parla al cuore e noi, strumenti umili nelle Sue mani, “prestiamo” la voce per raggiungere le persone».

Per ricevere gratuitamente il caffè è sufficiente inviare un messaggio Whats-app al numero +39 351 9342011 o aggiungersi al canale Telegram.

Ma “Un caffè buono come il Vangelo” non è l’unica iniziativa promossa dai frati a Genova. Di recente, per esempio, è stata realizzata insieme ai confratelli del santuario di Gesù Bambino in Arenzano la tradizionale Giornata dei Ragazzi in modalità online con giochi e momenti di preghiera, e la Giornata missionaria smart che ha avuto lo scopo di sensibilizzare le persone alle missioni dei frati nella Repubblica Centrafricana dove sono presenti da più di 70 anni. Tutte le iniziative fino ad oggi realizzate sono mosse da un unico scopo: trasmettere a più gente possibile la gioia di aver donato la vita al Signore e, chissà, suscitare questo stesso desiderio nel cuore di altri giovani.

Padre Galbiati racconta quali sono state le modalità per stare più vicino alla gente in questo momento di pandemia. «Il primo e autentico modo è sicuramente la preghiera che annulla ogni distanza senza pericoli di contagio. Tantissime persone si sono rivolte a noi per affidare a Dio le loro famiglie o i loro cari che hanno perso la vita a causa del virus. E poi un altro modo è certamente “l’esserci”: la gente sa che per qualsiasi necessità (anche per una semplice parola o un sorriso) noi ci siamo. In questo ci è di esempio Papa Francesco. Stare in mezzo alla gente (con i distanziamenti dovuti) portando loro il profumo di Cristo!». Il frate, infine, spiega quanto siano stati utili i social media nel trasmettere la parola di Dio che «è viva, eterna e dunque ha sempre qualcosa da dire alla nostra quotidianità. Oggi sono nuovi i mezzi o gli strumenti di comunicazione, ma l’esperienza che vogliamo comunicare e annunciare è sempre la stessa: l’amicizia con Cristo che riempie il cuore e l’esistenza!».
(fonte: L'OSSERVATORE ROMANO, articolo di Francesco Ricupero 09/06/2021)