"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino
XXX Domenica del Tempo Ordinario (ANNO A)
Vangelo:
Per i farisei, i fedeli custodi della Torah che per l'ennesima volta tentano Gesù per farlo cadere in trappola, il comandamento più grande, il Kelal Gadol ba Torah, è l'osservanza del Sabato, il comandamento che anche il Santo - benedetto sia il Suo Nome - osserva (cfr. Gen 2,1-3). Per Gesù invece non è così, egli risponde ai pii interpreti della Legge di Dio che il comandamento più grande è l'amore, «compimento di tutta la Legge» (Rm 13,10). L'amore trasforma realmente l'uomo in una creatura ad immagine di Dio facendo di lui il vero tempio della sua Presenza. «Chi non ama non ha conosciuto Dio, poiché Dio è Amore» (1Gv 4,8). Il comandamento citato sembra in apparenza duplice, anche perché richiama due distinti versetti di due libri differenti della Legge, che Gesù unifica e li dichiara simili e fonte di ogni altra norma (Dt 6,5 ; Lv 19,18). In realtà però uno solo è il comandamento, perché soltanto amando i fratelli possiamo amare Dio, e così diventare suoi figli. L'amore per Dio e per l'uomo, ogni uomo , è quello che caratterizza, qualifica e distingue coloro che credono in Gesù . Infatti, «se uno dicesse: Io amo Dio, e odiasse suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il suo fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello! » (1Gv 4, 20-21)