Ascensione del Signore (A)
"Cristo Gesù,
Signore del mondo e della storia"
a cura della Fraternità Carmelitana
di Barcellona P.G.
1. Ascolto orante
del vangelo di Matteo (28,16-20)
1.
Andiamo verso il termine del Tempo
Pasquale con l’evento dell’Ascensione
del Signore, che celebriamo questa domenica, e l’evento della Pentecoste, che celebreremo domenica
prossima. Sono due eventi che mettono in evidenzia due aspetti dell’evento
globale della Risurrezione di Gesù: la
sua intronizzazione come Signore del mondo e della storia (Ascensione) e il
dono dello Spirito Santo (Pentecoste).
Entriamo, allora, nella nostra liturgia domestica e apriamo con fiducia
il vangelo di Matteo al cap. 28. Facciamo una breve pausa di silenzio, chiedendo allo Spirito che ci apra alla
comprensione di questo scritto che contiene la Parola di Dio per noi oggi.
Adesso leggiamo
attentamente e con calma la pagina del cap. 28 dal verso 16 fino al verso 20.
2.
Dell’evento dell’Ascensione del Signore
si narra, non nel vangelo di Matteo, ma negli Atti degli Apostoli, cap. 1,
versetti da 6 a 11. È la prima lettura biblica di questa domenica. Si narra che
Gesù «fu elevato in alto», oppure che «è stato assunto in cielo». È un
linguaggio simbolico-spaziale per dire che Gesù Risorto – lui scartato e
rifiutato dagli uomini, religiosi e non – è stato dal Padre intronizzato alla “ sua destra” (leggi
anche la seconda lettura: Ef 1,17-23) come Signore
del mondo e della storia, come punto di
riferimento fondamentale per tutta l’umanità.
Perché il Padre ha intronizzato il Figlio?
Perché il Figlio con il suo stile di vita, con il suo modo di parlare e di
relazionarsi con gli altri ha mostrato a tutti il volto paterno e materno di Dio, la sua misericordia e la sua
compassione.
Detto altrimenti: il Figlio ha mostrato
che il Regno di Dio non è come i
regni di questo mondo, ovvero uno spazio di conquista, di sottomissione e di
schiavitù del povero, uno spazio soffocante e oppressivo di arroganza, di
violenza, di odio razziale e religioso (al riguardo, Ef 1,21 parla di
“Principati e Potenza”, “Forza e Dominazione”), bensì è una relazione di libertà vera, di fraternità
sincera, di figliolanza matura, di accoglienza e di ospitalità, e quindi di autentica umanizzazione del mondo.
Cristo, che siedi alla destra di Dio
costituito Signore del mondo,
a te si piegano i cieli e gli abissi,
tutta la terra ti è stabile trono.
Pur noi vediamo i cieli aperti
e il Padre cingerti il capo di gloria,
mentre ti affida il nuovo potere
che non fu mai affidato ad alcuno:
a te che prima eri sceso nel fango,
senza neppure sembianze di uomo,
nessun decoro o bellezza all’aspetto,
un senza patria braccato e proscritto…
Invece tu eri il Servo fedele,
colui che volle abolita la legge,
perché la terra tornasse di Dio
e fosse l’uomo il suo tempio vivente.
(Davide Turoldo)
Il tuo potere, Signore,
non è come il nostro potere,
come la tua pace non è la nostra pace:
è il potere del sole che sprigiona la vita,
è la gloria dell’umile
esaltato davanti a tutta la creazione,
è il potere di amare e perdonare e salvare.
Signore, fa’ che almeno la tua chiesa
non conosca altri poteri,
in attesa di essere anche lei
partecipe della tua Ascensione.
(Davide Turoldo)
Leggi anche:
senza neppure sembianze di uomo,
nessun decoro o bellezza all’aspetto,
un senza patria braccato e proscritto…
Invece tu eri il Servo fedele,
colui che volle abolita la legge,
perché la terra tornasse di Dio
e fosse l’uomo il suo tempio vivente.
(Davide Turoldo)
3.
Per questo nel vangelo di Matteo, il Risorto, rivolgendosi ai discepoli dubbiosi (cf. Mt 28,17), vale a dire
riluttanti a fidarsi di lui, dice
loro: «A me è stato dato ogni autorevolezza
in cielo e sulla terra» (Mt 28,18). È il Padre che gli ha conferito questa autorevolezza: ovvero di Signore capace,
se uno lo accoglie, di umanizzare il mondo e la storia. E con questa stessa
autorevolezza, il Risorto riconvoca i discepoli come fraternità (cf. Mt 28,10: «miei fratelli»; 23,8: «voi siete tutti
fratelli») in Galilea, sul monte (il monte delle Beatitudini?), e li invia in
missione a “fare discepoli-fratelli tutti i popoli”, a battezzarli-immergerli
nella comunione trinitaria e far assimilare il suo stile umano-divino
umanizzante.
In questa missione impegnativa i discepoli
non sono soli, e neanche noi, perché Gesù Risorto è con noi tutti i giorni, è l’Emmanuele il Dio-con-noi (cf. Mt 1,23),
è il nostro compagno di viaggio, poiché questa missione è opera Sua e noi siamo i suoi collaboratori – sempre se lo vogliamo
e se ci lasciamo evangelizzare da lui, dal suo stile di vita differente da ogni signore terreno.
non è come il nostro potere,
come la tua pace non è la nostra pace:
è il potere del sole che sprigiona la vita,
è la gloria dell’umile
esaltato davanti a tutta la creazione,
è il potere di amare e perdonare e salvare.
Signore, fa’ che almeno la tua chiesa
non conosca altri poteri,
in attesa di essere anche lei
partecipe della tua Ascensione.
(Davide Turoldo)
Apriamo adesso il Libro dei Salmi e
preghiamo con il Salmo 47, il Salmo che
canta a Dio Signore del mondo e della storia, che ha liberato il suo popolo da
ogni forma di schiavitù.
2. Intercessioni
Dio Padre ha risuscitato Gesù,
il Cristo, il Figlio, nella sua umanità e lo ha intronizzato facendolo sedere
alla sua destra e costituendolo Signore del mondo e della storia umana. Con
animo grato e pieni di fiducia innalziamo a Lui le nostre preghiere ed insieme
diciamo:
R/ Ascoltaci, signore
- Sostieni, accompagna e
fortifica, Signore Gesù, la tua Chiesa, che Tu hai voluto come tuo ‘corpo’,
come segno visibile della tua presenza in mezzo a noi. Con tutti i suoi dubbi,
i suoi zoppicamenti, fa’ che essa resti fedele a questa sua vocazione, perché
l’umanità intera ritrovi la via della fraternità e della pace. Preghiamo.
- La potenza e l’autorevolezza
del tuo amore, Signore Gesù, riduca a nulla ‘le potenze’ di questo mondo, come
l’idolatria del denaro, del prestigio nazionale, della forza della armi, della
stessa scienza. Ispira a tutti i governanti e a tutte le persone impegnate nel
mondo della finanza o della ricerca scientifica pensieri di pace e di amore per
la terra e per l’umanità che la abita. Preghiamo.
- Ti affidiamo, Signore Gesù,
tutti i popoli della terra alle prese con questa pandemia, che falcidia le vite
umane e mette in crisi le stesse relazioni sociali. Ti affidiamo in modo
particolare tutti quei popoli che già soffrivano per le guerre e la mancanza di
cibo e di acqua, e che adesso si ritrovano senza mezzi ad affrontare questa
crisi. Preghiamo.
- Tu, Signore Gesù, che ci hai
promesso di essere sempre con noi tutti i giorni, comunque questi si
presentino, non distogliere il tuo sguardo dalle nostre case, dalle nostre
famiglie. Accompagna i bambini ed i giovani nella loro crescita e nel loro
cammino di maturità. Sii vicino a quanti provano smarrimento o disperazione per
un futuro che non c’è. Preghiamo.
- Davanti a Te, Gesù, innalzato come
Signore alla destra del Padre, assieme ai nostri parenti e amici defunti, ci
ricordiamo delle numerose vittime del coronavirus [pausa di silenzio]; ci ricordiamo anche delle vittime della
solitudine, della disperazione e della emarginazione. Dona a tutti di godere la
pace del tuo Regno. Preghiamo.
-
Pregare il Padre Nostro…
-
Concludere con la seguente preghiera:
O Signore Crocifisso
Risorto, che ascendendo al Padre hai innalzato anche la nostra umanità, ascolta
le preghiere della tua Chiesa, e donaci coraggio, forza e speranza per imparare
a vivere con sapienza e dignità questi nostri tempi incerti e difficili, perché
tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN.
- PREGARE IN FAMIGLIA - Preparare in casa l’“angolo della preghiera” a cura della Fraternità Carmelitana di Barcellona P.G.