· Ricordo di Maria Vingiani ·
Un tempo lungo di maturazione e approccio appassionato al problema dell’unità, che passa attraverso scelte radicali di fede e politica: con queste parole Maria Vingiani raccontava la sua esperienza ecumenica che è stata fonte e punto di riferimento per tanti cristiani e cristiane che hanno cercato di vivere il cammino verso l’unità visibile della Chiesa, proprio grazie all’incontro con lei, chiamata alla Casa del Padre nella notte fra giovedì e venerdì scorsi, a poche settimane dal suo 99° compleanno. Maria Vingiani ha dedicato tutta la sua vita alla causa ecumenica contribuendo alla formazione prima e allo sviluppo poi di un dialogo ecumenico per il superamento delle divisioni tra cristiani a partire da una conoscenza reciproca nella condivisione dell’esperienza di fede nel Dio trinitario, radicato nella continua scoperta del comune patrimonio con il popolo ebraico. Si può dire che, come lei stessa spiegava, era cresciuta con il desiderio dell’incontro con l’altro, tanto che la sua stessa tesi di laurea, in tempi di guerra, l’aveva voluta dedicare a questo tema, dopo aver vinto resistenze e perplessità da parte dei suoi docenti.
Del Segretariato attività ecumeniche è stata molto più della presidentessa: grazie alla sua instancabile attività, si deve la creazione di una rete di gruppi che in tante città hanno aperto la strada a nuovo approcci, nello spirito del concilio, alla dimensione ecumenica della Chiesa, con la partecipazione di uomini e donne di confessioni cristiane diverse che hanno imparato a conoscersi superando pregiudizi e divisioni. Anche se l’impegno ecumenico di Maria Vingiani si è dispiegato in tanti luoghi e momenti in Italia, dando origine a numerose iniziative, è indubbio che il Sae rappresenti il dono più luminoso che ella ha fatto alla Chiesa. La sua scomparsa, proprio nella Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei e alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, lascia un vuoto enorme ma deve essere anche occasione per coltivare la memoria di uno dei pionieri, sicuramente tra i più coraggiosi e innovativi, del cammino ecumenico in Italia, in modo che la passione di Maria Vingiani per l’unità continui a dare fiori e frutti.
(fonte: L'OSSERVATORE ROMANO, articolo di Riccardo Burigana 18/01/2020)
Il presidente della Cei ripercorre la vita e l'impegno della fondatrice del Segretariato attività ecumeniche (Sae), appena scomparsa. Una grande passione per il dialogo alla luce del Vangelo