Per quasi 2 miliardi di musulmani nel mondo è arrivato il momento della festa Eid-al-Fitr, cioè la Festa della Rottura, ossia il giorno in cui finalmente possono rompere il periodo del digiuno durato un mese. Il giorno che mette fine al nono mese lunare, dedicato alla penitenza e dell'astinenza dall'alba al tramonto e fa entrare nel decimo mese, con la rinnovata gioia perché non è più tempo di sacrifici e si può tornare alla vita tradizionale di tutti i giorni.
In molte città italiane si svolge il 4 giugno, ma ad esempio a Roma viene celebrata il 5 giugno.
Solitamente l'Eid-al Fitr può durare anche un paio di giorni, nei quali tutti i fedeli sono chiamati ad indossare i loro abiti migliori e possono tornare a banchettare.
Questo però non significa dimenticare anche i loro doveri: devono sempre rendere grazie al loro Dio e rispettare un caposaldo della religione islamica, quello dello 'zakat', non si tratta di un'elemosina, ma piuttosto di un dovere religioso. Quando la versa, il musulmano riconosce che tutto appartiene ad Allah, quindi è sempre un dovere aiutare chi ha più bisogno.
La mattina è prevista una preghiera in gruppo, al termine si mangiano datteri e dolci tradizionali. Tutti fedeli dopo la preghiera fanno visita a parenti ed amici scambiandosi doni.
Per tutti è il giorno del perdono per tutto quello che è successo nel corso dell'anno; questa infatti è una festa che rinsalda il senso di fratellanza fra tutti, indipendentemente dal ceto di appartenenza e dalla loro età. Anche i bambini possono partecipare portando bigliettini di auguri disegnati da loro da donare a familiari ed amici.
Per tutti è il giorno del perdono per tutto quello che è successo nel corso dell'anno; questa infatti è una festa che rinsalda il senso di fratellanza fra tutti, indipendentemente dal ceto di appartenenza e dalla loro età. Anche i bambini possono partecipare portando bigliettini di auguri disegnati da loro da donare a familiari ed amici.
Una festa aperta anche a chi professa altre religioni.
Quest'anno le organizzazioni islamiche in Italia con un comunicato hanno dedicato la Festa del Eid a Papa Francesco "per l’enorme coraggio e impegno dimostrati a favore dei deboli, dei migranti, del dialogo interculturale e interreligioso e del diritto alla salute, incurante degli effetti che le sue dichiarazioni, cariche di forte umanità e solidarietà, avrebbero potuto suscitare in una certa opinione pubblica."
Hanno inoltre ringraziato il Presidente Mattarella "per i messaggi costruttivi a favore dell’integrazione, dell’inclusione e della pacifica convivenza tra le diverse culture in Italia."
Leggi anche
- il Messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso per il mese de Ramadan e ‘Id Al-Fitr (1440 H. / 2019 A.D.) Cristiani e musulmani: promuovere la fratellanza umana
- Festa di fine Ramadan, Nosiglia: "Collaboriamo a costruire un mondo diverso, più fraterno, benevolo e rispettoso di ciascun uomo"