Omelia p. Gregorio Battaglia
- XIX Domenica del Tempo Ordinario / B -
12/08/2018
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto
Durante la processione a qualcuno ha dato fastidio quello striscione in cui c'era scritto "Siate umani come mio figlio Gesù" ... ma il problema serio è che noi dobbiamo diventare umani ... e non è una cosa facile, in questi giorni lo stiamo vedendo che non è una cosa facile ...
Dentro di noi c'è l'attrazione del Padre che ci spinge a diventare umani così come Lui ci desidera, figli come Lui vuole che diventiamo figli, non come Adamo ... come qualsiasi faraone, come qualsiasi imperatore, come chi ha in mano il potere e pensa che gli altri siano strumenti del suo potere, della sua forza, ma dov'è l'umanità? Davvero abbiamo bisogno di lasciarci attirare, ma anche di scoprire dentro di noi quest'attrazione che ci spinge ad andare oltre quel bisogno primario, c'è altro, dobbiamo crescere e Gesù questa sera ci dice "guarda la mia carne, guarda la mia vita, ma non solo guardala, mangiala, falla tua, accoglimi". Io vorrei chiudere qua, con questo invito di Gesù così bello, così accorato "Io che mi presento a te nella mia carne che significa fragilità, la mia umanità è fragilità estrema, ma è una fragilità che cerca di vivere in obbedienza al Padre... Io voglio fare non la mia volontà, ma la volontà del Padre mio ... e la volontà del Padre è che nessuno vada perduto." Voi lo immaginate questo programma del Padre tradotto in politica? ...
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