Omelia p. Gregorio Battaglia
- Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria -
8/12/2016
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto
La Chiesa oggi celebra la festa dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, lo chiameremmo il santo concepimento di Gioacchino ed Anna, perché è questa coppia che riceve questo dono da parte di Dio, di poter concepire Maria e, in questo senso, il concepimento di Maria diventa quasi il compimento di un lungo itinerario, un itinerario di fede e di impegno incominciato con Abramo e, di generazione in generazione, poi abbracciare la promessa che Dio ha continuamente rinnovato al suo popolo: promessa di una terra, promessa di una discendenza...
La liturgia ci orienta subito a quello che Maria è per noi, la pagina del Vangelo ci parla non del concepimento di Anna e Gioacchino, ma del concepimento di Maria; perché la gioia di questa festa è proprio in questo sguardo meravigliato, stupito: Dio decide di abitare in mezzo a noi, di prendere dimora in mezzo a noi, di non vergognarsi di chiamarci fratelli...
Aver fede non significa chiudere gli occhi, aver fede e credere in Dio significa rendersi conto di cosa vuol dire affidarsi a Lui e cosa comporta per noi, quali conseguenze ci sono. Dio non vuole gente che rinuncia alla propria intelligenza e alla propria libertà...
Maria è chiamata a diventare la dimora del Signore, in Cristo Gesù anche noi, ... tutti noi, siamo chiamati a diventare dimora di Dio... siamo chiamati a generare Gesù anche noi nella nostra vita, nella nostra società...
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