MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2023
promossi dalla
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)
S. TERESA DI LISIEUX
SORELLA NEL CAMMINO DELLA VITA
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Quinto Mercoledì - 8 novembre 2023
“Riempi la mia mano, Signore,
e io darò i tuoi tesori” (Ms C 310).
La missione come condivisione
Alberto Neglia
Nella conclusione dell'enciclica che Giovanni Paolo II ha dedicato alla dimensione missionaria della chiesa, si legge: «La chiamata alla missione deriva di per sé dalla chiamata alla santità [...] Ogni fedele è chiamato alla santità e alla missione [...]. La spiritualità missionaria della chiesa è un cammino verso la santità»1 . Non potrebbero probabilmente esserci parole più appropriate per definire ciò che Teresa di Lisieux ha vissuto nella sua esperienza spirituale: il cammino interiore che l’ha portata, lei, monaca di clausura, ad essere proclamata patrona universale delle missioni
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Teresa entra nell'orizzonte di Dio attraverso l'abbandono, assumendo l'attitudine di strumento nelle mani dell'unico Artefice4 . Lasciando da parte la metafora, Teresa, così si esprime:
«Madre mia, quando ho capito che mi era impossibile fare qualcosa da sola, il compito che mi ha imposto non mi è più parso difficile: ho sperimentato che l'unica cosa necessaria era di unirmi sempre di più a Gesù, e il resto mi sarebbe stato dato in aggiunta» (Ms C 311).
In sostanza per Teresa la soluzione ha una connotazione mistico/contemplativa. Teresa evidenzia che l'uomo chiamato alla missione, che è azione soprannaturale, non si deve preoccupare, prima di tutto, di agire, ma di unirsi a Dio, di lasciarsi coinvolgere nello spazio di Dio, cioè, di contemplare.
E Teresa ci lascia intravedere, a partire sempre dalla sua esperienza, l'efficacia della sua intuizione: «Mai la mia speranza è stata delusa: il Buon Dio si è degnato di riempire la mia piccola mano tutte le volte che ciò è stato necessario» (Ms C 311).
Il Dio Amore che si è piegato su Teresa, che lei accoglie, si è impadronito di lei, e rende Teresa partecipe del suo movimento di incarnazione, di discesa verso i fratelli. Abitata dalla presenza di Gesù, Verbo di Dio che si è fatto carne, che si è coinvolto nella storia dell’umanità, Teresa è coinvolta da Gesù a condividere la vita dei fratelli e dei fratelli in situazione.
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In questo nostro mondo Teresa desidera che sia presente ancora l'amore di Gesù, un amore alimentato da una fede oscura e senza sostegno (la fede dei mistici) e non da una fede avida di miracoli e di trionfalismi. E questo amore, ci ricorda Teresa, e in questo senso svolge la sua missione anche nei nostri riguardi, non verrà in questo mondo da una errata evangelizzazione esterna (organizzazioni, consulte, commissioni, statistiche, gruppi di pressione), o da una colonizzazione, o da una crociata. Questo amore di Gesù nascerà e crescerà nella fraternità-sororità di una vita condivisa con gli uomini: ecco cosa suggerisce Teresa, compagna di cammino degli increduli, loro sorella. Teresa, con il suo vissuto, è memoria che indica alla chiesa un modo nuovo di essere presente al mondo dell'incredulità, non più con il proselitismo e la lotta, ma con la comunità d'esistenza, con amore, tenerezza e umiltà.
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Relazione integrale
Leggi anche:
- La traccia integrale (pdf)
- il calendario completo degli incontri
Ecco i precedenti incontri:
- “Per amarti sulla terra, o Dio, non ho che l’oggi” (Poesia 5).
Contesto storico e profilo biografico- spirituale di Teresa di Lisieux
Alberto Neglia
- “Fa’ che io ti rassomigli” (Preghiera 11). Alla ricerca del Volto nascosto di Gesù -
Egidio Palumbo
- “Una rosa sfogliata si dona incurante” (Poesia 51,3). Il primato della Grazia/Gratuità e della Fede/Fiducia sulla meritocrazia spirituale - Egidio Palumbo
- “Solo l’amore fa agire la Chiesa” (Ms B 254). L’amore come senso e dinamismo della vita cristiana - Gregorio Battaglia