Violenza sulle donne, i nove segnali di allerta.
«Ecco quando si deve abbandonare la relazione»
Dalla gelosia all’intrusione, tutti i campanelli d’allarme. La campagna globale di sensibilizzazione di «YSL Beauté», che ha ideato e sviluppato il progetto «Abuse is not Love».
Nelle relazioni intime la violenza — quella non fisica — spesso è lì, sotto gli occhi. A volte è subdola, poco riconoscibile. Altre volte è vista, sì, ma sottovalutata.
Quali sono i segnali per scovarla? Quali gli atteggiamenti che dovrebbero accendere una luce d’allerta?
È quello il punto: individuare i campanelli d’allarme quando si è ancora in tempo a rimediare, o — se è il caso — ad abbandonare una relazione. Prima che la violenza delle parole, quella minacciata o quella psicologica, diventi violenza fisica, dal ceffone al femminicidio.
D.i.Re. ha deciso di diventare partner italiano della campagna globale di sensibilizzazione di YSL Beauté, che ha ideato e sviluppato il progetto «Abuse is not Love» contro la violenza nelle relazioni intime. D.i.Re — come tutti sanno — è «Donne in Rete contro la violenza», la Rete nazionale dei centri antiviolenza gestite da organizzazioni di donne che — assieme alle sue tremila attiviste — lavora per far conoscere i segnali di avvertimento, appunto, all’interno delle relazioni violente.
Non si tratta di indicazioni generiche ma di nove segni di allerta precisi. Che sono questi:
- - indifferenza
- - ricatto
- - umiliazione
- - manipolazione
- - gelosia
- - controllo
- - intrusione
- - isolamento
- - intimidazione
Ogni comportamento che possa essere ricondotto a una di queste parole è un comportamento che nasconde una forma di abuso, di sopraffazione, e saperlo riconoscere come tale è esattamente il punto che fa la differenza fra una relazione sana e una no.
Attenzione, però. Non stiamo dicendo che se per una volta il partner si mostra indifferente allora è un partner violento. Né che per definirlo violento serve cogliere tutti e nove i segnali (elencati per gravità crescente). Il buon senso, come sempre, è compagno della comprensione e della consapevolezza. Diciamo invece che è importante — importantissimo — non trascurare o sminuire nessuno di quei campanelli d’allerta. Perché individuarli e neutralizzarli è il solo modo per non rimanere intrappolate in una relazione violenta.
L’imperativo è: capire e agire in tempo, prima di quel ceffone, prima dello spintone. Prima che tutto precipiti nel buco nero che porta ai femminicidi. Perché la violenza non è meno violenza se è psicologica, economica, sessuale.
L’obiettivo ambizioso di «Abuse is not Love» è formare due milioni di persone entro il 2030. E a proposito di numeri globali ecco qualche dato: la violenza da partner intimo colpisce 1,1 miliardi di donne ogni anno in tutto il mondo. E ancora: più di 600 milioni di donne vivono in un Paese dove la violenza da partner intimo non è considerata un crimine.
I nove segnali di Abuse is Not Love possono diventare dieci, venti, mille: ogni episodio è a sé e può avere sfumature diverse, ovviamente. Ma il senso della pre-violenza fisica è già tutto in quelle nove parole.
- - Se ti ignora perché è arrabbiato, perché non ti considera, perché ritiene importante tutto il resto esclusa te…
- - Se ti mette davanti a un ricatto ogni volta che ti rifiuti di fare qualcosa che lui vuole e tu no…
- - Se ti umilia, ti ripete che non vali niente, ti ridicolizza, non importa se lo fa in intimità o davanti a tutti…
- - Se la sua capacità di manipolarti ti costringe a fare o a dire qualcosa che non è quello che volevi davvero fare o dire…
- - Se è geloso di tutto quello che fai, di tutte le persone che frequenti, di tutto quello che sei… Se ti ripete che la gelosia è un atto d’amore…
- - Se controlla tutto quel che fai, con chi vai, quanto tempo stai lontana da lui, come ti vesti e come ti trucchi…
- - Se lo scopri a controllare il tuo telefono, il tuo computer, se esige la tua password perché vuole avere il diritto di intrusione…
- - Se ti isola allontanandoti dalla famiglia, dagli amici, dai colleghi perché vuole che la tua vita sia una sua esclusiva…
- - Se il tuo essere te stesso non gli sta bene e passa alle intimidazioni, ti ripete che sei pazza, ti fa paura…
(fonte: Corriere della Sera, articolo di Giusi Fasano 19/11/2023)