20 novembre 2023, Giornata Mondiale dell'Infanzia:
quest'anno al centro mettiamo la Pace
Il 20 novembre in ogni anno l'UNICEF celebra il World Children's Day, una giornata di azione globale, fatta dai bambini per i bambini, per diffondere consapevolezza sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Il 20 novembre del 1989 venne infatti approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo, con 196 Stati Parte. Nonostante le buone intenzioni, troppi bambini oggi vedono negati i loro diritti.
In questo momento estremamente difficile per la sopravvivenza e il benessere di molti a causa dei conflitti, l’UNICEF intende ricordare l’importanza dell'Art.38 della Convenzione: Ogni bambino ha diritto a essere protetto dalla guerra.
Un diritto che, se non garantito, vede negati tutti gli altri: il diritto a nutrirsi, crescere, prosperare, vivere.
I diritti dei bambini sono diritti umani
In tutto il mondo, gli attacchi indiscriminati ai civili continuano senza sosta: più di 400 milioni di bambini vivono in aree di conflitto. Per rimarcare il diritto di ogni bambino a vivere in pace, l'UNICEF Italia lancia il brief “Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate” con un focus su: Palestina/Israele, Haiti, Siria, Sudan, Ucraina e Yemen.
Secondo le Nazioni Unite, tra il 2005 e il 2022, almeno 120.000 bambini sono stati uccisi o mutilati dalle guerre nel mondo, una media di quasi 20 al giorno.
I conflitti sono responsabili dell'80% di tutti i bisogni umanitari e stanno interrompendo l'accesso ai beni di prima necessità, come il cibo e l'acqua, e condannano le persone alla povertà estrema.
I bambini non iniziano i conflitti e non hanno il potere di fermarli. Hanno bisogno che tutti noi mettiamo la loro sicurezza in primo piano e che immaginiamo un futuro in cui siano in salute, vivano in sicurezza e istruiti.
I diritti dei bambini non sono mai stati così a rischio.
Un bambino su cinque vive o è fuggito da zone di conflitto
Ogni anno il 20 novembre, celebriamo la Giornata Mondiale dell'Infanzia e dell'Adolescenza per commemorare l'adozione nel 1989 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (CRC) - il trattato sui diritti umani più ratificato della storia. Ratificando questo quadro giuridico internazionale, i leader del mondo hanno riconosciuto che tutti i bambini hanno diritti inalienabili. E hanno promesso che i governi avrebbero garantito la protezione e il rispetto di tali diritti.
Sfortunatamente, i bambini oggi vivono in un mondo sempre più ostile ai loro diritti. In nessun caso ciò è più evidente che nell'esperienza dei bambini colpiti dai conflitti.
Stimiamo che oggi, 400 milioni di bambini - ovvero 1 bambino su 5 - vivono o sono fuggiti da zone di conflitto. Molti sono stati feriti, uccisi o hanno subito violenza sessuale. Stanno perdendo membri della famiglia e amici. Diversi bambini vengono reclutati da gruppi o forze armate. Molti di loro sono sfollati diverse volte, rischiando di essere separati dalle proprie famiglie, perdendo anni essenziali di istruzione e indebolendo i legami con le proprie comunità.
Le Nazioni Unite hanno verificato più di 315.000 gravi violazioni dei diritti dei bambini in aree in conflitto tra il 2005 e il 2022. Questi sono solo i casi verificati, per cui il numero reale delle violazioni è sicuramente molto più elevato.
Diritti dei bambini a rischio ovunque
Dichiarazione di Catherine Russell, Direttrice Generale dell'UNICEF
I diritti dei bambini sono a rischio anche al di là delle zone di conflitto. Altre crisi stanno violando i diritti dei bambini, ed è profondamente preoccupante. Tra queste, l'aumento della povertà e delle disuguaglianze, le emergenze di sanità pubbliche e, naturalmente, la crisi climatica globale.
Il cambiamento climatico, in particolare, è una minaccia esistenziale alla salute e al benessere dell'attuale e delle future generazioni di bambini. A livello globale, più di 1 miliardo di bambini attualmente vive in paesi che sono a rischio "estremamente alto" per gli impatti del cambiamento climatico. Questo significa che metà dei bambini del mondo potrebbe subire danni irreparabili a causa del continuo riscaldamento del nostro pianeta. Potrebbero perdere le proprie case o le scuole a causa di tempeste sempre più violente... potrebbero soffrire di malnutrizione acuta grave a causa dell'inaridimento dei raccolti dovuto alla siccità... o potrebbero perdere la vita a causa di ondate di calore o polmonite dovute all'inquinamento atmosferico.
Da quando la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è stata adottata, 34 anni fa, i diritti dei bambini non sono mai stati così a rischio. Per questo dobbiamo agire adesso. Chiedo a tutti - dall'UNICEF e i nostri partner della comunità per i diritti dell'infanzia ai governi, alle organizzazioni della società civile e al settore privato - di essere più forti nel sostenere e difendere la realizzazione e la protezione dei diritti dei bambini. Ciò significa sostenere l'allineamento dei quadri giuridici nazionali alla Convenzione e ad altri standard internazionali e mettere in pratica tali standard. Significa anche riaffermare lo status dei bambini come titolari di diritti distinti e indipendenti e garantire che coloro che violano i diritti dei bambini siano chiamati a rispondere dei loro atti, ovunque questi si verifichino.
Oggi dovrebbe essere una giornata in cui celebriamo i progressi per i diritti dei bambini in tutto il mondo, ma questi diritti sono sotto attacco. Questo non ci deve scoraggiare, ma farci diventare ancora più decisi a garantire che la promessa della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza sia mantenuta, per ogni bambino.
UNICEF e ANCI, lanciano "Go Blue"
per la Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia
In vista di questo importante appuntamento anche quest’anno l’UNICEF Italia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani - ANCI lanciano l’iniziativa "Go Blue" invitando tutte le amministrazioni comunali ad illuminare di blu un monumento o un edificio della città per ricordare con un gesto simbolico che per ogni bambino, bambina e adolescente ogni diritto deve essere garantito e attuato.
L’iniziativa rientra tra le azioni di sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza rivolte ai Comuni, previste dal Programma UNICEF Città amiche dei bambini e degli adolescenti.