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sabato 21 ottobre 2023

“Una rosa sfogliata si dona incurante” (Poesia 51,3). Il primato della Grazia/Gratuità e della Fede/Fiducia sulla meritocrazia spirituale. A cura di Egidio Palumbo (Testo e video)

MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2023
promossi dalla
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

S. TERESA DI LISIEUX
SORELLA NEL CAMMINO DELLA VITA
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Terzo Mercoledì - 18 ottobre 2023

“Una rosa sfogliata si dona incurante” (Poesia 51,3).
Il primato della Grazia/Gratuità 
e della Fede/Fiducia
sulla meritocrazia spirituale

Egidio Palumbo




       Nell’incontro precedente ci siamo accostati all’itinerario di ricerca del Volto nascosto di Gesù nel vissuto di Teresa di Lisieux. A questo Volto ella si sentì chiamata ad assomigliare, desiderando che anche il suo volto fosse “nascosto” in quello di Gesù, vale a dire, che fosse dimenticata, ignorata e considerata un nulla (cf. MA 200; L 87; 103; 145)1 . E avviandosi al termine della sua esistenza, vivendo in senso sponsale la sua “notte della fede” e la sua “discesa agli inferi”, accettò di assomigliare al Volto del suo Sposo Gesù che sedeva alla tavola dei peccatori (cf. MC 277; 279).
      Ebbene, percorrendo questo itinerario, Teresa gradualmente viene a scoprire e ad interiorizzare quella che lei chiama «una piccola via tutta nuova» (MC 271)2 , una via che – sostenuta da Gesù e dal dono del Suo amore – la conduca verso la santità vera che è Dio stesso (cf. Pr 6). Seguiamo, allora, la sua scoperta3 . 

1. La via della fiducia e dell’abbandono in Dio che è Padre e Madre (1891-1896)
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      Teresa legge e medita Pr 9,1-6, dove la Sapienza invita al banchetto; ma la polarizza la sua attenzione su Prov 9,4, dove è scritto: «Se qualcuno è molto piccolo, venga a me». Teresa legge la traduzione del latino della Vulgata: «Si quis est parvulus, veniat ad me». Qui ella è attratta dalla parola “piccolo” (“parvulus”), che le rievoca i passi evangelici dove Gesù esorta a diventare come “bambini” (cf. Mt 18,1-4), cioè piccoli, umili, poveri in spirito. È ciò che lei, già prima dell’arrivo al Carmelo di Celina, ha cominciato ad assumere come stile di vita. Infatti le lettere inviate dal Carmelo a Celina, che ricoprono l’arco di tempo tra il mese di luglio 1893 e il mese di luglio 18944 , sono un’ampia meditazione sul senso della povertà spirituale e della propria esperienza di debolezza e fragilità. Ella vuole realizzare ciò che Gesù le sta facendo comprendere: diventare piccoli, semplici, umili, perché il merito non consiste nel fare, ma nel ricevere e nell’amare molto, e nell’abbandonarsi a Lui, lasciando che sia Lui a riaccendere in noi il fuoco dell’amore.
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GUARDA IL VIDEO


Leggi anche:
- La traccia integrale (pdf)

- il calendario completo degli incontri


Ecco i precedenti incontri:

- “Per amarti sulla terra, o Dio, non ho che l’oggi” (Poesia 5).
Contesto storico e profilo biografico- spirituale di Teresa di Lisieux
Alberto Neglia