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sabato 7 ottobre 2023

“Per amarti sulla terra, o Dio, non ho che l’oggi” (Poesia 5). Contesto storico e profilo biografico- spirituale di Teresa di Lisieux - A cura di Alberto Neglia (Testo e video)

MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2023
promossi dalla
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)


S. TERESA DI LISIEUX
SORELLA NEL CAMMINO DELLA VITA
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Primo Mercoledì - 4 ottobre 2023


“Per amarti sulla terra, o Dio, non ho che l’oggi” (Poesia 5).
Contesto storico e profilo biografico- spirituale 
di Teresa di Lisieux

Alberto Neglia

(VIDEO INTEGRALE)


Teresa di Lisieux è stata figlia del suo tempo. La sua famiglia era una delle tante famiglie borghesi, molto benestante: il padre, Luigi Martin, era orologiaio e aveva lucrosi investimenti, la madre, Zélie Guerin, amministrava un merlettificio. L'ambiente familiare era molto sereno, cattolico praticante. Al padre piaceva la lettura anche di libri religiosi di un certo livello. Del suo tempo Teresa respira la cultura e la religiosità romantica affettata di sentimentalismo. Ma, come avremo modo di vedere, crescendo nell'età e nella fede ella saprà elaborarla in una maniera tutta sua, pur usando espressioni e simbologie di quella cultura. 

1. DISTACCHI DOLOROSI 
1.1. Alençon: l’infanzia gioiosa «Tutto mi sorrideva sulla terra, trovavo fiori sotto ogni passo e anche il mio carattere felice contribuiva a rendermi piacevole la vita»1 (Ms A 41) Teresa nasce nel nord della Francia, ad Alençon il 2 gennaio del 1873. È l’ultima dei nove figli che ebbero i coniugi Martin: Maria, spirito indipendente e originale nelle sue cose; Paolina, decisa e studiosa, è la più simile, anche fisicamente, alla mamma; Leonia, malaticcia e lenta; Celina, animo delicato, sarà la più vicina e la confidente più intima di Teresa; e altri quattro figli, due femmine e due maschi che morirono in tenera età. Quali erano le qualità di Teresa? Fondamentalmente era una ragazza sensibile, emotiva, espansiva, volitiva, aveva un acuto senso di osservazione e buona memoria. Ma non è nata santa: ella è piuttosto impaziente e si lascia vincere dalla collera; è di una testardaggine pressoché invincibile; il difetto più grave è l'amor proprio. Prima di morire constaterà che il suo carattere è pieno di contrasti e tra l’altro scrive: «Con una natura come la mia, se fossi stata educata da genitori senza virtù... sarei diventata molto cattiva e forse mi sarei perduta» (Ms A 31). 

2 Anche se coccolata, molte volte il suo carattere sarà messo a dura prova. ...

Teresa si nutre quotidianamente del Vangelo, ma non ha la possibilità di familiarizzare con tutta la Bibbia. Solo nel settembre del 1894, quando la sorella Celina entra al Carmelo e porta con sé un quaderno (Taccuino di Celina) dove ha trascritto vari brani dell’AT, di cui Teresa può disporre, trova in essi, soprattutto in Pr 9,4 e in Is 66,13-12, sprazzi di luce che le consentono di fare ancora un salto qualitativo in ordine alla confidenza nella misericordia di Dio e alla gratuità della salvezza. Questi testi biblici sono stati così determinanti per Teresa che li cita più volte nei suoi scritti e soprattutto li sottolinea all'inizio del Ms C, ponendoli a fondamento della sua piccola via. Teresa, maturata nella fede, conserva la consapevolezza della propria debolezza, ma avverte la presenza misericordiosa dell'Amato nella sua vita come realtà creatrice come presenza che chiama all'esistenza ciò che ancora non è e conferisce alla creatura generata forze che essa è ben lontana dal possedere. Ella sa di essere coinvolta in una vicenda di cui il Signore Gesù è il protagonista. È Lui che scende nella sua vita, così come è, e la coinvolge nel suo abbraccio, la coinvolge a vivere del suo respiro. Concedersi all’abbraccio, consentire che il respiro di colui che la abita affiori come amore nel frammento
...


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