Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



domenica 24 settembre 2023

A sorpresa l'omaggio e la preghiera silenziosa di Papa Francesco alla camera ardente per il Presidente Napolitano - Ecco perché Papa Francesco ha pregato alla camera ardente di un presidente laico

A sorpresa l'omaggio e la preghiera silenziosa di Papa Francesco alla camera ardente per il Presidente Napolitano



Guarda il video

Il Papa alla camera ardente di Napolitano: "Onore al servizio per l'Italia"

A sorpresa alla camera ardente per Napolitano è arrivato Papa Francesco. Mentre la folla continuava ad entrare in sala Nassiriya di Palazzo Madama per rendere omaggio all'ex capo di Stato, l'auto del Papa è stata parcheggiata davanti all'ingresso di Palazzo Madama. Gli assistenti parlamentari sono arrivati subito per portare una sedia a rotelle per fare entrare il Santo Padre più comodamente dall'ingresso di corso Rinascimento. Una volta entrato, Papa Francesco si è però alzato per salutare i familiari e rendere omaggio al feretro dell'ex capo di Stato.

Guarda il video



Papa Francesco si è recato alla camera ardente allestita per Napolitano "per esprimere, con la presenza e la preghiera, il suo personale affetto a lui e alla famiglia, e per onorare il grande servizio reso all'Italia". Lo riferisce il Vaticano.



Il ricordo del Papa: "Napolitano servitore della patria"

"Un ricordo e un gesto di gratitudine a un grande uomo, servitore della patria". E' questa la dedica firmata che Papa Francesco ha lasciato su un foglio nel libro delle presenze posto all'uscita della Camera ardente di Giorgio Napolitano.

(fonte: ANSA 24/09/2023)

***************

Napolitano, ecco perché Papa Francesco ha pregato alla camera ardente di un presidente laico

La scelta di Napolitano di avere un funerale laico non ha impedito al Pontefice di rendere omaggio all’ex capo dello Stato. Un gesto che va oltre i buoni rapporti tra Quirinale e Vaticano



Non è solo questione di rispetto istituzionale. L’immagine di Francesco che si alza dalla sedia a rotelle e, appoggiato al bastone, s’avvicina al feretro di Giorgio Napolitano, nella camera ardente allestita al Senato, restando a lungo in preghiera silenziosa davanti alla bara ricoperta dalla bandiera tricolore, va oltre i buoni rapporti ormai consolidati tra i «due Colli» sulle rive opposte del Tevere, Quirinale e Vaticano.

Anche il telegramma che il Papa aveva inviato alla signora Clio andava al di là cordoglio formale: Bergoglio esprimeva «sentimenti di commozione e riconoscenza» per un «uomo di Stato» del quale «ho apprezzato l’umanità e la lungimiranza nell’assumere con rettitudine scelte importanti, specialmente in momenti delicati per la vita del Paese, con il costante intento di promuovere l’unità e la concordia in spirito di solidarietà, animato dalla ricerca del bene comune». Così Francesco si diceva vicino alla moglie e ai familiari, «assicurando il ricordo nella preghiera».

Anche adesso, il Vaticano fa sapere che il Papa ha voluto «esprimere, con la presenza e la preghiera, il suo personale affetto a lui e alla famiglia, e onorare il grande servizio reso all’Italia». E poco importa che il primo presidente ex comunista nella storia della Repubblica abbia scelto per sé i funerali «laici». Francesco è il Papa che, nell’enciclica «Fratelli tutti», a proposito della parabola evangelica del Buon Samaritano, scriveva che «a volte, coloro che dicono di non credere possono vivere la volontà di Dio meglio dei credenti».

Giorgio Napolitano era stato legato da un’amicizia lunga e sincera con Joseph Ratzinger, che gli aveva confidato di volersi dimettere una settimana prima di annunciare la propria «rinuncia». Poi era andato a trovare il Papa emerito nel monastero vaticano Mater Ecclesiae, dove si era ritirato. Benedetto XVI aveva scritto di lui: «Per l’Italia ha rappresentato certo una fortuna essere guidata in tempi difficili e tra scogli di ogni tipo da un uomo così».

È quello che pensa anche Francesco, che lo aveva conosciuto fin dal primo anno di pontificato: la partecipazione di Napolitano alla Messa di inizio del ministero petrino, il 19 marzo 2013, la prima visita ufficiale in Vaticano il 18 giugno, e poi Francesco che ricambia il 14 novembre al Quirinale. Un anno più tardi, il 21 novembre 2014, si videro a Santa Marta, un incontro privato a sorpresa, fuori dal protocollo ufficiale, e parlarono a lungo. Sabato sera Francesco è tornato da Marsiglia, ventiquattr’ore di viaggio intenso e serrato per denunciare ancora una volta la tragedia delle migrazioni nel Mediterraneo, «occorre ripartire dal grido silenzioso degli ultimi». Naturale che fosse stanco, è un uomo che a dicembre compirà 87 anni, ma dopo l’Angelus si è fatto accompagnare alla camera ardente, primo Papa a varcare la soglia del Senato.

Non bastava il telegramma, ha voluto esserci. Francesco ha sempre parlato anzitutto attraverso i gesti. La preghiera muta e rispettosa davanti al feretro, il Papa che si china a baciare la signora Clio, seduta come lui su una carrozzina.
(fonte: Corriere della Sera, articolo di Gian Guido Vecchi 24/09/2023)

***************

Pubblichiamo di seguito il telegramma di cordoglio per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano inviato dal Santo Padre Francesco alla moglie, la Signora Clio Bittoni Napolitano:

Telegramma del Santo Padre

GENTILE SIGNORA
CLIO BITTONI NAPOLITANO

LA SCOMPARSA DI SUO MARITO, SENATORE GIORGIO NAPOLITANO, HA SUSCITATO IN ME SENTIMENTI DI COMMOZIONE E AL TEMPO STESSO DI RICONOSCENZA PER QUESTO UOMO DI STATO CHE, NELLO SVOLGIMENTO DELLE SUE ALTE CARICHE ISTITUZIONALI, HA MANIFESTATO GRANDI DOTI DI INTELLETTO E SINCERA PASSIONE PER LA VITA POLITICA ITALIANA, NONCHÈ VIVO INTERESSE PER LE SORTI DELLE NAZIONI. CONSERVO GRATA MEMORIA DEGLI INCONTRI PERSONALI AVUTI CON LUI, DURANTE I QUALI NE HO APPREZZATO L’UMANITÀ E LA LUNGIMIRANZA NELL’ASSUMERE CON RETTITUDINE SCELTE IMPORTANTI, SPECIALMENTE IN MOMENTI DELICATI PER LA VITA DEL PAESE, CON IL COSTANTE INTENTO DI PROMUOVERE L’UNITÀ E LA CONCORDIA IN SPIRITO DI SOLIDARIETÀ, ANIMATO DALLA RICERCA DEL BENE COMUNE. DESIDERO ESPRIMERE A LEI, AI FIGLI E AI FAMILIARI LA MIA VICINANZA, ASSICURANDO IL RICORDO NELLA PREGHIERA. NEL PORGERE LE MIE CONDOGLIANZE, INVOCO SU DI LEI E SULLE PERSONE CARE LA CONSOLAZIONE DEL CUORE.

FRANCISCUS PP.

(fonte: Bollettino della Sala Stampa 22 settembre 2023)