#LA MAPPA DEL TESORO
di Gianfranco Ravasi
Il saggio è prudente come un uomo che guada il fiume d’inverno. È circospetto come un uomo circondato da vicini pericolosi. È riservato come un ospite sensibile. È arrendevole come il ghiaccio che si scioglie. È semplice come il legno grezzo ed è aperto come una valle.
Abbiamo raccolto questa cascata di immagini da quel testo filosofico-spirituale affascinante, ma anche enigmatico e sfuggente, che è il Tao-te Ching, il «libro del principio e della virtù» di una famosa figura semileggendaria della sapienza cinese, Lao-tzu, vissuto forse quattro o cinque secoli prima di Cristo. Il ritratto del saggio che risulta dalle righe che abbiamo citato rivela una serie di lineamenti destinati a illustrarne le doti. C’è innanzitutto la prudenza che guida il cammino della vita quando si attraversano le onde tempestose. C’è la necessaria capacità di giudizio nei confronti del prossimo ingannevole, così come è preziosa la riservatezza, soprattutto quando sei ospite a tavola.
Ma è importante avere anche la dolcezza e la delicatezza che evitano le durezze glaciali del temperamento. Contro l’esteriorità fatta di orpelli e di ipocrisia è luminosa la semplicità d’animo e, per vincere grettezza ed egoismo, ecco l’apertura di cuore e di mente, simile a una valle verdeggiante e fiorita. Concludiamo con un salto geografico e spirituale, pur rimanendo nello stesso orizzonte della sapienza. Lasciamo la parola all’indiano Buddha, contemporaneo di Lao-tzu, in uno dei discorsi a lui attribuiti, il Dharmapada, con questo consiglio: «Se ti imbatti in un saggio che ti fa vedere i tuoi errori e ti indica i pericoli del cammino, seguilo come seguiresti chi possiede la mappa di un tesoro».
(Fonte: “Il Sole 24 Ore - Domenica ", 2 aprile 2023)