Tonio Dell'Olio
Zainetti di scuola zainetti di guerra
Pubblicato il Mosaico dei Giorni 06.09.23
“L’esclusiva collezione zaini esercito per sentirsi sempre in missione”. È questo il claim che accompagna la nuova linea di zaini targati “Alpini”, “Esercito” e “Folgore” che Giochi Preziosi ha immesso sul mercato all’inizio del nuovo anno scolastico.
L’iniziativa si iscrive perfettamente nella strategia invasiva che le forze armate stanno compiendo verso il mondo della scuola firmando convenzioni, promuovendo lezioni tenute da militari, offrendo giornate in caserma… Non c’è bisogno d’essere antimilitaristi per comprendere che il ricorso all’uso della forza per risolvere una controversia rappresenta ogni volta una sconfitta e un passo indietro verso la legge della giungla.
Eppure quegli zainetti, apparentemente innocenti e accattivanti nei loro colori mimetici e nei modelli più alla moda, lasciano passare esattamente questa idea. La guerra diventa una cosa normale cui bisogna rassegnarsi, anzi, che è da preparare innanzitutto con la testa. Gli zainetti scolastici alla moda sono un piccolo passo per gli scolari e un grande passo per l’industria militare che coltiva così le guerre di domani. Con buona pace dell’autore di “Lettera ai giudici” a cent’anni dalla nascita, oggi scuola e guerra provano a marciare insieme.
Ma voglio sperare in un esercito di docenti e studenti che fa obiezione di coscienza.
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Tonio Dell'Olio
Via libera ai mercanti di morte
Pubblicato il Mosaico dei Giorni 07.09.23
Qualche giorno fa Il Manifesto ha pubblicato una denuncia di Alex Zanotelli, direttore di Mosaico di pace, sulla politica armiera del governo.
"Crosetto non ne vuole sapere della legge 185 – scrive Zanotelli – perché secondo lui è un freno ad un'attività industriale che è chiamata ad operare in un contesto internazionale molto competitivo. I 'commercianti' della Difesa lamentano lungaggini, problemi autorizzativi di anche 6-8 mesi che pregiudicano la vendita di armi. Insomma, la 185 ingabbia. Quindi battaglia a viso aperto contro questa legge".
E, rispetto alla campagna contro le Banche armate che sostengono il credito al trasferimento di armi, aggiunge: "Il ministro trova assurdo che le banche arrivino a bloccare pagamenti per le armi, autorizzati dai diversi ministeri e che 'decidano di chiudere i rubinetti ad attività del tutto legali'".
Crosetto arriva a chiedere addirittura di creare una banca ad hoc per supportare l'export di armi. Inoltre chiede di smantellare l'attuale Autorità di controllo per le autorizzazioni su tale commercio (Uama) e di sostituirlo con uffici dei ministeri competenti.
Insomma tutti elementi che fanno esultare di gioia gli industriali della morte legale che sono fieri di essere riusciti a promuovere la nomina a ministro della difesa chi nella vita precedente era presidente dell'Aiad, la confindustria delle aziende d'armi.
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Leggi il testo integrale dell'articolo di Alex Zanotelli pubblicato sul Manifesto in data 02/09/2023: