Maria Antonietta Calabrò
No, non fu solo un sorriso.
Giovanni Paolo I e la storia di mezzo secolo di Papato
Sul pontificato di 33 giorni ora il libro, di Ettore Malnati e Marco Roncalli “Albino Luciani Giovanni Paolo I . Una biografia” ( Editrice Morcelliana)
No, non fu solo un sorriso. Un conclave lampo di soli due giorni in pieno agosto, il 25 e 26, come oggi, 44 anni fa, veniva eletto Papa Albino Luciani. Prese il nome dai suoi due predecessori Giovanni ( XXIII) e Paolo (VI ). Un nome di raccordo e di intrecci, che già alludeva ad un seguito. Il cardinale Siri in Sistina infatti dopo aver ascoltato il nome scelto dalla bocca del nuovo Pontefice gli aggiunse il primo, il “I” , il numero d’ordine che non si usa mai per un Pontefice che inaugura un nuovo nome. Tanto che Bergoglio-Francesco non si chiama Francesco I .
Per comprendere perché quel Papa che non fu una parentesi, nonostante lo sia stato per soli 33 giorni, e perché il 4 settembre prossimo sarà canonizzato in San Pietro davanti a tutti i cardinali del mondo chiamati in Concistoro da Francesco, serve il libro di Ettore Malnati e Marco Roncalli “Albino Luciani Giovanni Paolo I . Una biografia” ( Editrice Morcelliana)
Scritto con delicatezza ma senza sottacere nulla. Potente ad esempio la ricostruzione della contrapposizione a mons. Paul Marcinkus presidente dello Ior ai tempi in cui Luciani era patriarca di Venezia, non per una questione di banche, o di potere, ma per come intendeva Luciani l’uso dei soldi da parte della Chiesa.
Pagine che lasciano emergere come il riflesso di luci sull’acqua i misteriosi fili di una vita che si intrecciano con quelli dei suoi predecessori e successori. Fino ad oggi. Tanto che il miracolo che viene riconosciuto dalla Chiesa e per cui sarà dichiaro beato, ha salvato una ragazza di Buenos Aires.
Trentatré giorni in tutto, per un uomo malato che rimase fisicamente schiacciato dall’incarico di successore di Pietro, fino a morirne .
Gli intrecci di quei pochi giorni sono quelli della dottrina, e della catechesi, dell’umiltà e della vicinanza agli ultimi, ai peccatori, sono quelli delle riforme da fare nella Curia romana (alla sua morte girava una battuta che la dice lunga sul cinismo imperante: “lo Spirito Santo è tornato dalle vacanze”).
Fino ai rapporti con il Patriarcato di Mosca, molto migliori allora di quanto non lo siano ora, accomunati dal destino - condiviso nel giro di pochi giorni con la sua stessa morte - con il metropolita ortodosso Nicodim di Lenigrado che morì d’infarto praticamente tra le braccia di Giovanni Paolo I in Vaticano. Con Luciani che non esitò a dargli la sua assoluzione.
(fonte: Huffington post 25/08/2022)
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