2 giugno la parata del ripudio
SCRITTO DA TONIO DELL'OLIO
PUBBLICATO IN MOSAICO DEI GIORNI 01 GIUGNO 2022
In questo giorno, come ogni anno, dovrei scrivere qualche nota per chiedere a me stesso, a chi legge e alle istituzioni, perché domani la Festa della Repubblica dev'essere celebrata con una parata militare.
Perché a rappresentare la forma della comunità nazionale scelta nella libertà e nella democrazia devono essere le armi e non l'arte e l'ingegno, il lavoro su cui peraltro è fondata e le famiglie che ne sostengono il cammino tutti i giorni? Per quanto ci si sforzi, finora nessuno è riuscito a convincermi dell'opportunità della parata che ostenta gli strumenti di morte.
Permettetemi di sottolineare che l'inopportunità di quella scelta è ancora più evidente in questo 2022 in cui la guerra che tuona sulla soglia di casa ci fa toccare con mano il disgusto, l'amarezza e il dramma della distruzione, della sofferenza e della morte generata dal conflitto armato. Non è cosa da celebrare ma da deplorare, anzi da ripudiare. Ecco, la Repubblica italiana per celebrarsi in questa giornata mette in piazza, esalta e applaude ciò che ripudia, ovvero che le fa schifo. Roba da manicomio!
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COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
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Il prossimo 2 Giugno annulliamo la parata militare a Roma
Ho la nausea per la guerra e per qualsiasi immagine la ricordi. Dopo quasi tre mesi di massacri e distruzioni in Ucraina, vedere carri armati, cannoni, missili e uomini in divisa mi crea un rigetto. Non penso di essere il solo ad avere questa reazione. Per questo vorrei che il prossimo 2 Giugno si annullasse la parata militare a Roma. Magari sostituendola con un concerto all’Ara Pacis.
Lo dico con il massimo rispetto delle Forze Armate, che nel nostro Paese hanno l’esclusivo e benemerito compito della difesa. Ma quest’anno – per favore – lasciamo uomini e mezzi nelle loro sedi. Concediamoci una pausa da armamenti e reggimenti. Abbiamo visto troppi morti, macerie, madri e mogli in lacrime. Siamo stanchi, tutto qui.
(Per firmare la petizione per la sospensione della parata, cliccare qui)
(fonte: Aricolo21, articolo di Massimo Marnetto 16/05/2022)