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domenica 28 febbraio 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 18/2020-2021 (B)

 "Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino

II DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)
Vangelo:

Mc 9,2-10

Il brano sottolinea e sigilla le precedente "sezione dei pani" (6,30 - 8,21) e la rivelazione di Gesù Messia come "servo sofferente" (8,27-38) fatta a Pietro. Il Pane e la Parola, spezzati e condivisi, sono il vero nutrimento per la vita dei discepoli perché "non vengano meno" durante la traversata del burrascoso mare della vita, per non diventare preda dello scoraggiamento di fronte alla morte atroce e ignominiosa che Gesù dovrà affrontare a Gerusalemme. Nella piena consapevolezza di ciò che sta per accadergli, Gesù prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni - che rappresentano le Chiese del tempo - perché facciano una personale esperienza della sua vita divina. L'episodio ci mostra qual è il senso autentico della passione e morte di Gesù, non come termine ultimo della vita, ma come mistero/progetto di Dio per l'uomo. Pietro, ma anche gli altri, continua a non capire chi è Gesù. Suggerisce di fare tre tende perché vuole che il Maestro si manifesti subito al mondo. Chiaro è il riferimento alla 'Festa delle Capanne' quando, secondo la tradizione rabbinica, doveva manifestarsi il Messia. Veramente, come annota l'evangelista, Pietro non sa quel che dice. Gesù certamente si manifesterà al mondo, ma non con la violenza e la potenza, come Pietro e gli altri si attendono. Quel che hanno ascoltato, contemplato e adorato potrà essere narrato solo dopo la passione, morte e resurrezione di Gesù . Mosè, Elia, le vesti splendenti, la nube e la voce sono il sigillo del Padre sulla vita spezzata e donata del Figlio, l'Agapetòs, il solo che dobbiamo ascoltare.