8 ottobre 2014
Papa Francesco è arrivato in piazza alle 9.40 circa, salutato come di consueto dall’ovazione della folla, da lui ricambiata con ampi gesti affettuosi di saluto. L’udienza generale di oggi è la prima “pausa” dal Sinodo dei vescovi sulla famiglia, al quale il Papa sta partecipando per intero.
Simpatico fuori programma all'Udienza generale. Il Papa ha fatto salire due bambini sulla sua jeep bianca durante il giro di piazza San Pietro per salutare i fedeli prima dell'udienza generale.
“Volete fare un giro? Salite!”. Non sappiamo se siano state davvero queste le parole pronunciate dal Papa, ma è certo che dalla sua mimica s’intuiva questo, quando ha fatto cenno con la mano a due bambini con il cappellino arancione, che gli avevano fatto capire il loro desiderio, di salire sulla “papamobile”. I due bambini hanno accompagnato il Pontefice seduti sulle poltroncine posteriori per tutto il percorso, e sono poi scesi, abbracciando e baciando il Papa, quando alla fine il veicolo è giunto davanti al sagrato della basilica vaticana.
Certamente questo “giro” rimarrà indimenticabile per i due bambini, uno di loro con gli occhiali, che ora viaggiano seduti dietro il Papa e lo osservano baciare e accarezzare i bambini - una di loro con una maglia a righe bianche e azzurre, i colori dell’Argentina -
La Chiesa - 8. I cristiani non cattolici
Nelle ultime catechesi, abbiamo cercato di mettere in luce la natura e la bellezza della Chiesa, e ci siamo chiesti che cosa comporta per ciascuno di noi far parte di questo popolo, popolo di Dio che è la Chiesa. Non dobbiamo, però, dimenticare che ci sono tanti fratelli che condividono con noi la fede in Cristo, ma che appartengono ad altre confessioni o a tradizioni differenti dalla nostra. Molti si sono rassegnati a questa divisione - anche dentro alla nostra Chiesa cattolica si sono rassegnati - che nel corso della storia è stata spesso causa di conflitti e di sofferenze, anche di guerre e questo è una vergogna! Anche oggi i rapporti non sono sempre improntati al rispetto e alla cordialità… Ma, mi domando: noi, come ci poniamo di fronte a tutto questo? Siamo anche noi rassegnati, se non addirittura indifferenti a questa divisione? Oppure crediamo fermamente che si possa e si debba camminare nella direzione della riconciliazione e della piena comunione? La piena comunione, cioè poter partecipare tutti insieme al corpo e al sangue di Cristo.
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È un dolore ma ci sono divisioni, ci sono cristiani divisi, ci siamo divisi fra di noi. Ma tutti abbiamo qualcosa in comune: tutti crediamo in Gesù Cristo, il Signore. Tutti crediamo nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, e tutti camminiamo insieme, siamo in cammino. Aiutiamoci l’un l’altro! Ma tu la pensi così, tu la pensi così … In tutte le comunità ci sono bravi teologi: che loro discutano, che loro cerchino la verità teologica perché è un dovere, ma noi camminiamo insieme, pregando l’uno per l’altro e facendo opere di carità. E così facciamo la comunione in cammino...
Si dice che non si deve parlare di cose personali, ma non resisto alla tentazione. Stiamo parlando di comunione … comunione tra noi. Ed oggi, io sono tanto grato al Signore perché oggi sono 70 anni che ho fatto la Prima Comunione...
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Saluti:
... Vi invito a far entrare nella vostra preghiera i lavori del Sinodo sulla famiglia che si è aperto domenica scorsa. È un momento importante della vita della Chiesa, come anche per il sostegno alle nostre famiglie spesso ferite e provate in molti modi. Che Dio vi benedica e che benedica le vostre famiglie!
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Rivolgo infine un pensiero speciale ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Il mese di ottobre è dedicato alla preghiera del Rosario. Cari giovani, invocate sempre l’intercessione della Vergine Maria, perché vi illumini in ogni necessità; cari ammalati, specialmente voi della Cooperativa Cura e Riabilitazione, il conforto dalla preghiera mariana sia quotidianamente presente nella vostra vita; e voi, cari sposi novelli, rinsaldate con la preghiera il vostro vincolo coniugale.
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