Due grandi eventi per la Chiesa universale sono stati suggellati dalla Messa celebrata stamane da Papa Francesco in Piazza San Pietro, affollata da 70 mila fedeli di ogni parte del mondo: la conclusione del Sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia e la Beatificazione del Servo di Dio, Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini.
Alla solenne cerimonia, celebrata sul sagrato della basilica di San Pietro in una giornata inondata di sole, è presente anche il Papa emerito Benedetto XVI, arrivato con largo anticipo e seduto nella prima fila dei cardinali concelebranti.
Francesco, appena fatto il suo ingresso indossando una casula appartenuta al nuovo beato, gli si è avvicinato per salutarlo calorosamente dicendogli «Grazie, grazie per la sua presenza!».
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Francesco, appena fatto il suo ingresso indossando una casula appartenuta al nuovo beato, gli si è avvicinato per salutarlo calorosamente dicendogli «Grazie, grazie per la sua presenza!».
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Una presenza discreta che poco a poco sta diventato sempre più normale nella vita della Chiesa per volere del Pontefice regnante. Ratzinger, appena cinquantenne, nel marzo 1977, venne nominato arcivescovo di Monaco da Paolo VI, e tre mesi dopo elevato al cardinalato. All'inizio della messa è avvenuto il rito della beatificazione.
Dopo la rituale ‘ domanda’ di beatificazione formulata dal vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari, Papa Francesco ha pronunciato la formula ufficiale di beatificazione di Paolo VI in latino: ” Noi, accogliendo il desiderio del Nostro Fratello Luciano Monari, Vescovo di Brescia, di molti altri Fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nostra Autorità Apostolica concediamo che il Venerabile Servo di Dio Paolo VI, papa, d’ora in poi sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa, nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, ogni anno il 26 settembre. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo“. Prima del rituale, è stata letta la biografia del pontefice nativo di Consensio dal postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo.
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Dopo la proclamazione, è stata portata sull'altare la reliquia del nuovo beato: la maglia insanguinata che Papa Montini indossava a Manila, nel 1970, quando appena sbarcato dall'aereo venne accoltellato da uno squilibrato: la lama del pugnale penetrò a pochi centimetri dal cuore.