Grandissima emozione per una famiglia calabrese che ieri ha avuto in casa un ospite davvero eccezionale: Papa Francesco. Ne dà notizia su Facebook Ivan Vania che ha tappezzato l'esterno della sua abitazione con striscioni e scritte: "Francesco Fermati! Qui c'è un angelo che ti aspetta!".
Ad avere l'idea è stata Pamela Mauro, sorella di Roberta, una ragazza 21enne disabile dalla nascita che vive a Sibari, proprio sulla strada che il corteo papale doveva percorrere per raggiungere l'area dell'incontro del Santo Pontefice con la comunità calabrese.
«Ho cercato di attirare l'attenzione del Papa con questi carteloni - racconta Pamela - ma ero quasi sicura che non potesse fermarsi. Poi però, visto com'è il nostro Papa, ho voluto provarci lo stesso... e ancora non ci crediamo. Siamo emozionatissimi».
Papa Francesco, che viaggiava a bordo di una normalissima auto, una Ford Focus, ha fatto cenno all'autista di accostare ed è sceso dall'auto: «Appena ha visto i cartelli si è fermato - racconta ancora Pamela - è sceso, ci ha sorriso, ha baciato e benedetto mia sorella Roberta poi è risalito in auto. Un'emozione grande, grandissima. Grazie Francesco».
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Papa Francesco raggiunge quindi la spianata di Sibari, dove ad attenderlo per la celebrazione della Santa Messa ci sono oltre duecentocinquantamila persone.
Papa Francesco, però, durante il tragitto verso Marina di Sibari – secondo quanto riportato dalle agenzie – si ferma prima in preghiera davanti alla parrocchia dove il 3 marzo scorso è stato assassinato padre Lazzaro Longobardi.
Una vera marea umana di persone ha aspettato sotto al sole cocente papa Francesco a Sibari, dove c'è l'ultimo atto dell'intensa giornata calabrese.
Nel corso della Messa, mons. Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano e Segretario Generale della Cei, saluta il Pontefice ringraziandolo per aver guardato con attenzione a questa piccola ma bella parte di Chiesa.
Grazie per il dono della sua presenza, – prosegue mons. Galantino – in un territorio che ha visto tanti uomini e donne spendersi per rendere credibile la Chiesa e vivibile il territorio. Grande è, però, anche la fatica che molti fanno in questa parte di Chiesa; in questo – dichiara con vibrante schiettezza Galantino – ci si mette la malavita organizzata, che rallenta i processi di crescita. “La‘ndrangheta non si nutre solo di soldi e di malaffare ma anche di coscienze addormentate e conniventi. Lei qui, Santo Padre, trova la Chiesa calabrese disposta a risvegliare queste coscienze, ma trova anche una Chiesa che a volte rallenta il suo passo. La Sua presenza ci aiuterà a recuperare l’uno e l’altro aspetto”.
Papa Francesco celebra la Messa prefestiva della solennità del Corpus Domini, ed è a partire da questa festa – in cui la Chiesa loda il Signore per il dono dell’Eucaristia – che il Pontefice offre alcuni spunti di riflessione.
Non era mai accaduto che un Papa dicesse pubblicamente, senza giri di parole, che «i mafiosi sono scomunicati». Papa Francesco l'ha fatto dal pulpito, in una terra di mafia.
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Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre raggiunge l’eliporto di Marina di Sibari da cui parte per rientrare a Roma.
Vedi anche il post precedente:
VISITA PASTORALE A CASSANO ALL'JONIO (21 giugno 2014) - cronaca, testi, foto e video - prima parte