Il quotidiano romano “Il Messaggero” pubblica oggi un’intervista a Papa Francesco realizzata dalla giornalista Franca Giansoldati: nelle sue risposte il Santo Padre si sofferma tra l’altro sulle sfide rappresentate dall’attuale cambiamento “di epoca” e “di cultura”, che ha conseguenze sulla vita politica, finanziaria e sociale. Sfide a cui le istituzioni e la Chiesa devono rispondere tutelando il bene comune e custodendo la vita umana e la sua dignità.
L'appuntamento è a Santa Marta, di pomeriggio. Una veloce verifica e uno svizzero mi fa accomodare in un piccolo salottino.
Sei poltroncine verdi di velluto un po' liso, un tavolino di legno, un televisore di quelli antichi, col pancione. Tutto in ordine perfetto, il marmo tirato a lucido, qualche quadro. Potrebbe essere una sala d'aspetto parrocchiale, una di quelle dove si va per chiedere un consiglio, o per fare i documenti matrimoniali.
Francesco entra sorridendo: «Finalmente! Io la leggo e ora la conosco». Arrossisco. «Io invece la conosco e ora la ascolto». Ride. Ride di gusto, il Papa, come farà altre volte nel corso di un'ora e passa di conversazione a ruota libera. Roma con i suoi mali di megalopoli, l'epoca di cambiamenti che indeboliscono la politica; la fatica nel difendere il bene comune; la riappropriazione da parte della Chiesa dei temi della povertà e della condivisione («Marx non ha inventato nulla»), lo sgomento di fronte al degrado delle periferie dell'anima, scivoloso abisso morale in cui si abusa dell'infanzia, si tollera l'accattonaggio, il lavoro minorile e, non ultimo, lo sfruttamento di baby prostitute nemmeno quindicenni. E i clienti che potrebbero essere i loro nonni; «pedofili»: il Papa li definisce proprio così. Francesco parla, spiega, si interrompe, ritorna. Passione, dolcezza, ironia. Un filo di voce, sembra cullare le parole. Le mani accompagnano il ragionamento, le intreccia, le scioglie, sembrano disegnare geometrie invisibili nell'aria. E’ in ottima forma a dispetto delle voci sulla sua salute.
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Leggi il testo integrale dell'intervista di Franca Giansoldati pubblicata dal Messaggero: