Il 3 giugno sono stati sgomberati da un palazzo che occupavano abusivamente nella periferia romana. Erano saliti sul tetto per protesta ma le forze dell'ordine non potevano permettere che tornassero nell'edificio, nonostante si trattasse di famiglie con bambini senza alternativa.
E così, il 4 giugno questi 120 sfrattati sono entrati nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a pochi passi dalla stazione Termini, per chiedere ospitalità. Tra loro 15 bambini che giocano tra le navate della chiesa. Il responsabile della sagrestia afferma che è la prima volta che questa basilica ha dovuto aprire le porte ai poveri per lungo tempo.
Un reportage del quotidiano La Repubblica racconta le condizioni dei senzatetto:
"Ormai anche loro si sono abituati agli orari da convento", scherza padre Angelo, responsabile della sagrestia di una delle quattro basiliche papali di Roma insieme a San Pietro, San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le mura. Si svegliano tutti alle 5.30: ci sono da liberare gli altari usati come giacigli, da rimettere a posto banchi e panchine, da ripiegare i sacchi a pelo e le coperte, da ripulire un po' in giro prima dell'inizio della messa delle 7. Durante il giorno, nel via vai di turisti e fedeli, se ne restano nella navata a sinistra, in fondo, a lato dell'altare: qualcuno si rimette a dormire protetto alla vista di un confessionale, qualcun altro resta seduto su tre file di sedie rosse, legge un giornale, ascolta musica dalle cuffie".
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