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lunedì 19 febbraio 2024

“Bombe” gentili

Negli Usa si diffonde lo “scarf bombing”, 
l’iniziativa solidale per donare sciarpe di lana ai senzatetto

“Bombe” gentili


Esistono le bombe che distruggono e annientano. Ma esistono anche, metaforicamente, quelle che costruiscono e avvicinano, gesti di cura e di prossimità che costruiscono un mondo migliore. Ne è esempio lo “Scarf bombing” (letteralmente “bombardamento delle sciarpe”), l’iniziativa di solidarietà pensata per i poveri e i senza tetto esposti al freddo e alle intemperie negli Stati Uniti. Nato nel 2014 ad Ottawa, in Canada, l’idea vede la distribuzione gratuita di sciarpe per chi ne ha bisogno. Gli indumenti vengono lasciati a disposizione su alberi, panchine, cancellate e muretti, accompagnati da un bigliettino: «Non siamo oggetti smarriti! Se sei solo, al freddo, prendi questa sciarpa per riscaldarti».

Nel corso di dieci anni, il “bombardamento delle sciarpe” si è esteso anche agli Stati Uniti e oggi sono molte le zone degli Usa che lo mettono in atto nei mesi invernali: dal Maryland alla Virginia, dalla Floria all’Iowa, è tutto un fiorire di lane colorate e pile, a volte accompagnate anche da cappelli e guanti.

Numerose, inoltre, le pagine Facebook dedicate al progetto, come “Scarf Bomb Jax”, attraverso cui, in un solo anno, sono stati donati 1.600 indumenti caldi, e “Scarf Bombardiers”. Quest’ultima pagina è gestita da Suzanne Volpe, una donna di 70 anni in pensione, maestra del lavoro a maglia e all’uncinetto. Volpe vive a Pittsburgh, in Pennsylvania, e costantemente mette a disposizione la sua abilità ai ferri da calza per realizzare indumenti caldi. In un anno, racconta, può arrivare a cucirne circa 400.

Ma i “bombardieri” di questa opera buona non devono necessariamente saper lavorare a maglia: chi non è bravo nel cucito, infatti, può prestare servizio come volontario e partecipare alla distribuzione gratuita dei capi in lana, compiendo così un gesto d’amore che scalda non solo il corpo, ma anche il cuore.
(fonte: L'Osservatore Romano, articolo di Isabella Piro 09/02/2024)