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giovedì 3 agosto 2023

VIAGGIO APOSTOLICO DI PAPA FRANCESCO IN PORTOGALLO PER LA XXXVII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ 2 - 6 AGOSTO 2023 - 1° - Il saluto a un gruppo di giovani e di nonni a Santa Marta - Partenza in aereo da Roma/Fiumicino per Lisbona - Saluto ai giornalisti sull'aereo - La lettera di Pablo, morto a 21 anni: non sarò alla Gmg, ma sono vicino dal Cielo (cronaca, testi, foto e video)

VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ FRANCESCO
IN PORTOGALLO
IN OCCASIONE DELLA
XXXVII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ

2 - 6 AGOSTO 2023


Mercoledì, 2 agosto 2023

ROMA - LISBONA
7:50 Partenza in aereo dall’Aeroporto Internazionale di Roma/Fiumicino per Lisbona
10:00 Arrivo alla Base Aerea di Figo Maduro a Lisbona

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Il Papa partito per Lisbona per la Gmg: 
una gioia ritrovarmi con i giovani del mondo

Papa Francesco è partito per Lisbona, dove già da giorni lo attende oltre un milione di giovani dei cinque continenti per celebrare con lui la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù, inaugurata il 1° agosto. Nella capitale del Portogallo il Papa resterà fino a domenica 6. L’airbus sul quale viaggia, un A320neo della Ita Airways ad impatto ambientale zero CO2, è decollato alle ore 8 dall’aeroporto di Fiumicino che il Pontefice ha raggiunto a bordo di un'utilitaria nera, accolto dal sindaco di Fiumicino e da altre autorità locali.

Papa Francesco stringe la mano al sindaco di Fiumicino

Il saluto a un gruppo di giovani e di nonni a Santa Marta

Prima della partenza, Francesco, come ormai consuetudine, ha salutato nella sua residenza di Casa Santa Marta un gruppo di persone accompagnate dal cardinale elemosiniere Konrad Krajewski. Si tratta questa volta, come informa una nota della Sala Stampa vaticana, di una quindicina persone, tra cui "alcuni giovani, ragazze e ragazzi, che stanno vivendo un periodo in una comunità di recupero, e che quindi sono impossibilitati a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù". Presenti con loro tre nonni con i loro nipoti. "Questo incontro, come anche la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani appena celebrata - evidenzia la Sala Stampa vaticana - sottolinea il legame tra le generazioni, che possono sostenersi reciprocamente e apprendere le une dalle altre".


A bordo dell'aereo con il Pontefice per questo suo 42.mo viaggio apostolico sono presenti il seguito, una settantina di giornalisti di testate internazionali e l’equipaggio. L’atterraggio alla Base Aerea di Figo Maduro è previsto dopo poco più di tre ore, con una differenza di fuso di un’ora indietro rispetto a Roma. 

Francesco sale a bordo dell'Airbus che lo porta a Lisbona

Il telegramma al presidente italiano Mattarella

Nel momento di lasciare il territorio italiano, Papa Francesco ha inviato al presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il consueto telegramma nel quale condivide la "gioia di ritrovarmi con i giovani provenienti da ogni parte del mondo" ed esprime l'auspicio che questi stessi giovani "spinti dalla fede e desiderosi di 'alzarsi e mettersi in cammino', attingano forza dall'incontro con Cristo e siano incoraggiati nella ricerca della verità e del senso della vita". Il Papa si dice "certo di condividere tale speranza" con il presidente, tramite il quale invia un "cordiale saluto" a tutti gli italiani accompagnato dall'"orante augurio di pace e prosperità".

Pronta la risposta di Mattarella che, in un messaggio, scrive al Papa: "Il viaggio apostolico in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù rappresenta un’occasione straordinaria di incontro con tantissimi giovani provenienti da ogni parte del mondo, che testimonieranno nell’amicizia e nella fede la fiducia nel futuro e la volontà di costruire un mondo più inclusivo e solidale. Le rivolgo, Santità, il mio affettuoso pensiero unitamente alle espressioni della più profonda considerazione".

I telegrammi a Francia e Spagna

Sorvolando la Francia e la Spagna, il Papa ha inviato due telegrammi rispettivamente al presidente francese Emmanuel Macron e a re Felipe VI di Spagna. Al popolo francese il Pontefice ha inviato "i saluti di buon auspicio", insieme alle "preghiere per la pace e il benessere della nazione"; mentre ai cittadini spagnoli ha assicurato "un ricordo nelle mie preghiere" e ha invocato sul Paese "le benedizioni di Dio Onnipotente per la serenità e la gioia".
(fonte: Vatican News 02/08/2023)

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Francesco sull’aereo verso Lisbona:
dalla Gmg ritornerò ringiovanito
Il Papa ha salutato, come consuetudine, i giornalisti di testate internazionali che lo accompagnano nel 42.mo viaggio apostolico. Con loro ha ricordato che si tratta della quarta Giornata Mondiale della Gioventù che vive dalla prima a Rio de Janeiro nel 2013: “Continuiamo a fare chiasso”



“Sembra che ci siano più di un milione di giovani" a Lisbona per la Gmg, "tornerò ringiovanito”. Queste le parole di Papa Francesco sul volo che lo ha condotto a Lisbona, condivise con gli oltre 70 giornalisti di varie testate internazionali che lo seguono in questo 42.mo viaggio apostolico. “Grazie tante per questa compagnia e per questo lavoro, adesso cercherò di salutarvi uno ad uno”, ha detto loro il Pontefice.

La quarta Gmg

Il viaggio, al via oggi 2 agosto fino a domenica 6, cade a pochi giorni dal decimo anniversario della sua prima trasferta internazionale, quella a Rio de Janeiro, nel luglio 2013, pochi mesi dopo l’elezione. Anche in quel caso, l’occasione era una Giornata Mondiale della Gioventù; Francesco ha poi vissuto quella di Cracovia nel 2016 e Panama nel 2019. Ora una nuova Gmg. "Questa è la quarta, continuiamo a fare chiasso", ha detto il Pontefice ai giornalisti che ha salutato uno per uno, alcuni dei quali gli hanno consegnato dei doni.

I saluti con i giornalisti

Ai cronisti polacchi che gli domandavano quali saranno i prossimi viaggi, Francesco ha risposto: "Mi piacerebbe tornare", in riferimento, appunto, al viaggio di sette anni fa in Polonia. Quanto alla indagine avviata dalla Santa Sede sui casi di abusi in Perù, Papa Francesco ha assicurato: "Andiamo avanti".
(fonte: Vatican News 02/08/2023)

Il saluto ai giornalisti sull'aereo diretto a Lisbona
Guarda il video

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Al Papa la lettera di Pablo, morto a 21 anni:
non sarò alla Gmg, ma sono vicino dal Cielo

Il giovane spagnolo è scomparso il 15 luglio scorso a causa del sarcoma di Ewing, dal quale era affetto da quando aveva 16 anni. Prima di morire è entrato nell’ordine carmelitano “in articulo mortis”. La sua lettera, in cui racconta gli alti e bassi della malattia e condivide la sua testimonianza di fede, consegnata al Papa sul volo verso Lisbona dalla corrispondente di Radio Cope, Eva Fernández

Pablo Alonso con i suoi genitori

Che alla Gmg di Lisbona non sarebbe riuscito ad andare Pablo lo sapeva. Il sarcoma di Ewing, tumore che si sviluppa a qualsiasi età e in ogni parte del corpo, non gli aveva dato alcuna speranza. Non sapeva, però, Pablo se nei giorni in cui il Papa avrebbe incontrato nella capitale portoghese migliaia di giovani per l’evento mondiale, sarebbe stato ancora vivo o già in Cielo, vicino a Colui che definiva l’“Amato", Gesù, che “mi ha dato tanto, mi ha consolato tanto, mi ha reso così felice!”.

In Cielo facendo "lìo"

Lo scriveva Pablo stesso in una lettera oggi consegnata a Papa Francesco: “Non so se, quando riceverà questa lettera, potrò accompagnarvi nella preghiera, o se Dio, nella sua infinita misericordia, mi avrà già chiamato. In tal caso, spero che Egli mi permetta di darvi una mano - e tanto meglio - dal Cielo, facendo ‘lìo’ e festa, come giustamente dite voi”.

Morto da carmelitano

Pablo Alonso María de la Cruz Hidalgo è morto il 15 luglio scorso. È morto da carmelitano, entrato nell’Ordine “in articulo mortis”, pronunciando i voti nella sua stanza all’Hospital Clínico di Salamanca. Una risposta, la consacrazione religiosa, a quell’“ardore” dato dalla fede che diceva di sentire in ogni fibra del suo corpo debilitato da sei anni dalla malattia. La sua storia - che per certi versi ricorda quella di un altro giovane appassionato di Cristo, Carlo Acutis – è in queste ore di volo verso Lisbona nelle mani del Papa, grazie a Eva Fernández, nota corrispondente dell’emittente spagnola Radio Cope, che in ogni viaggio apostolico si distingue per la particolare scelta dei regali da consegnare a Francesco.

Pablo, morto a 21 anni
Il ricordino per il funerale

Questa volta è più di un regalo, è la testimonianza di vita e di fede di un ragazzo messa nera su bianco da lui stesso lucidamente e serenamente. La stessa lucidità e la stessa serenità con le quali Pablo ha progettato il ricordino per il suo funerale: una croce fiorita con sopra la scritta “Un Albero della Vita eterna, un segno di speranza perché lì riposa l’autore della Vita”.
La malattia diagnosticata a 16 anni

A Pablo, nato il 26 luglio 2001 a Salamanca, il sarcoma di Ewing era stato diagnosticato all’età di 16 anni. Un periodo di durissime prove, durante il quale, tuttavia, il ragazzo raccontava di aver sentito la chiamata di Dio alla vita consacrata e di aver iniziato a pregare soprattutto per la conversione dei giovani: “Perché conoscano l'amore di Dio, manifestato in Gesù nell'Eucaristia, e per l'unità della Chiesa”.

Il ricordino del funerale

L'incontro con Cristo

Nella lettera scritta al Papa raccontava gli anni della malattia: “Sono consapevole che tutto ha una ragione nel piano di Dio. Tra alti e bassi, giorni migliori e peggiori, e con molta purificazione attraverso la malattia, oggi guardo la mia vita e posso confessare che sono stato e sono felice”. “Ho scoperto - affermava ancora il giovane - che il centro della mia vita non è la malattia, ma Cristo. Come ho detto ai miei amici, alla mia famiglia, ai miei fratelli carmelitani: ‘Attraverso la sofferenza nella malattia ho incontrato Dio, e attraverso la morte nella malattia andrò a Lui. E per questo Lo ringrazio’”.

In preghiera, dall'ospedale o dal Cielo

In un’altra parte della missiva consegnata al Papa, Pablo scriveva che gli sarebbe piaciuto tanto partecipare “alla Gmg di Lisbona con lei e con tanti giovani di tutto il mondo”. “So per esperienza – si legge - che nessuno può spegnere il fuoco interiore che può avere un giovane innamorato di Gesù. Prego il Signore che questo fuoco dell’amore di Dio arda a Lisbona, e come vorrei che i giovani conoscessero Gesù, il mio Amato! Mi ha dato tanto, mi ha consolato tanto, mi ha reso così felice! Fisicamente sono senza forze, ma la comunione dei santi mi permetterà di partecipare con voi in modo più profondo e non meno vicino”.
(fonte: Vatican News, articolo di Salvatore Cernuzio 02/08/2023)

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Giovani a Lisbona in attesa del Papa